mercoledì 11 marzo 2015

LE 7 REGOLE DI PARACELSO, VERSIONE 2.0

Nel XVI secolo Paracelso, medico Svizzero, definì un eptalogo di regole per migliorare il benessere e la qualità della vita delle persone, con una visione che si ampliava a moralità e spiritualità piuttosto che alla semplice questione biochimica medica. Dopo secoli, le sue "regole", con le dovute rivisitazioni, possono essere considerate ancora delle ottime linee guida; ecco come le rileggerei in chiave moderna(al fondo metterò le originali, cosicchè ognuno possa eventualmente trarre proprie e/o differenti conclusioni):

1- Migliorare la salute.
Stare all'aria aperta nel verde, fare esercizio fisico e possibilmente aerobico, cercare di passeggiare almeno mezz'ora al giorno. Bere a piccoli sorsi almeno 1,5 litri di acqua al giorno, mangiando soprattutto frutta e verdura, tendenzialmente crude; masticare bene e mangiare con calma nei giusti orari. Evitare junk food, cibi troppo ricchi di zuccheri, grassi e proteine, alcool, tabacco (droghe), medicine (salvo patologie gravi che ne necessitano inevitabilmente). Curare la propria igiene personale e del luogo dove si vive.
2- Bandite assolutamente dalla vostra mente, per qualsiasi ragione, tutti i pensieri di pessimismo, rabbia, rancore, odio, noia, tristezza, vendetta e povertà.
Evitare di avere a che fare con persone che sparlano alle spalle delle altre, pettegole e volgari, con le quali non abbiamo modo di interfacciarci costruttivamente o piacevolmente. Si potrebbe parlare di legge dell'attrazione, o più semplicemente, un'atteggiamento positivo e frequentare compagnie che ci permettano di mantenerlo o alimentarlo non può fare altro che essere di giovamento per il nostro benessere psico-sociale.
3- Fate tutto il bene che vi è possibile.
Aiutate ogni essere vivente ogni volta che potete, cercate di vivere limitando al massimo il vostro impatto sull'ambiente. Siate compassionevoli ma giusti, ovvero non fate del male agli altri per scopi egoistici.
4- Cercate di dimenticare le offese subite e provate ad immedesimarvi nel vostro "nemico".
La vostra anima è un tempio che non dovrebbe mai essere profanato dall’odio. Spesso i cattivi comportamenti nascondono gravi disagi, se non è vostro interesse-competenza preoccuparvi di aiutare gli altri a risolvere le loro problematiche, cercate di non giudicarli frettolosamente; non siamo tutti uguali, non nasciamo tutti nello stesso luogo nè vi cresciamo, purtroppo spesso il prossimo è vittima (come noi del resto) dell'ambiente in cui è cresciuto.
5- Ritagliatevi dello spazio per prendervi cura di voi.
E' importante prendersi ogni giorno un pò di tempo per stare con se stessi, possibilmente immersi nella natura o facendo un'attività atta alla propria espressione o al proprio compiacimento.
6- Due sono troppi, tre sono una folla...
Mantenere il riserbo sui propri fatti personali, purtroppo ci si imbatte spesso nei cultori del "mal comune mezzo gaudio", quindi quelli che sono i vostri segreti e le vostre problematiche potrebbero diventare presto oggetto di scherno e di maldicenze; per evitarlo, se proprio volete o necessitate di esternare pensieri profondi ed "impegnativi" fatelo con la massima cura nella scelta del vostro interlocutore, come si dice, per mantenere un segreto due sono troppi e tre sono una folla....
7- Non temete gli uomini e non abbiate paura del domani.
Mantenete il vostro cuore forte e puro e ogni cosa andrà bene. Non pensate mai di essere soli o deboli, perché ci sono dietro di voi potenti eserciti, che non potete concepire nemmeno nei sogni. Se vi elevate nello spirito, nessun male potrà toccarvi. Il solo nemico che dovete temere siete voi stessi. La paura e la sfiducia nel futuro sono le madri funeste di tutti i fallimenti e attraggono le cattive influenze e con esse il disastro. Questa "massima" mi sembra senza tempo e quindi ancora attualissima.


GLI ORIGINALI
1- La prima è quella di migliorare la salute.
Questo richiede una respirazione, il più spesso possibile, profonda e ritmica, riempiendo bene i polmoni , all’aperto o davanti a una finestra aperta. Bere ogni giorno a piccoli sorsi, circa due litri di acqua, mangiare tanta frutta, masticare i cibi il più perfettamente possibile, evitare alcool, tabacco e medicine, a meno che, per qualche motivo grave, non siate sottoposti a trattamento medico. Fare il bagno giornalmente dovrebbe essere un’abitudine che dovete alla vostra dignità.
2- Bandite assolutamente dalla vostra mente, per qualsiasi ragione, tutti i pensieri di pessimismo, rabbia, rancore, odio, noia, tristezza, vendetta e povertà.
Fuggire come la peste ogni occasione di trattare con persone maldicenti,viziose, vili, mormoratori, pigre, pettegole, vanitose o volgari e inferiori per naturali limiti di comprensione o per argomenti sensuali che costituiscono la base dei loro discorsi o occupazioni. L’osservanza di questa regola è di decisiva importanza: si tratta di cambiare la trama spirituale della vostra anima. E’ l’unico modo per cambiare il vostro destino, perché questo dipende dalle nostre azioni e dai nostri pensieri. Il caso non esiste.
3- Fate tutto il bene che vi è possibile.
Aiutate ogni infelice ogni volta che potete, ma non nutrite mai un debole per qualsiasi persona. Dovete tenere sotto controllo le vostre forze e fuggire da ogni forma di sentimentalismo.
4- Dobbiamo dimenticare ogni offesa, anzi, sforzatevi di pensare bene del vostro più grande nemico.
La vostra anima è un tempio che non dovrebbe mai essere profanato dall’odio. Tutti i grandi uomini si sono lasciati guidare da quella soave Voce Interiore, ma questa non vi parlerà immediatamente, ci si deve preparare per un certo tempo, distruggendo la sovrapposizione di strati di vecchie abitudini, pensieri ed errori che pesano sul vostro spirito, che è divino e perfetto nella sua essenza, ma impotente per la imperfezione del veicolo che gli si offre oggi per manifestarsi, la debole carne.
5- Dovete raccogliervi ogni giorno, dove nessuno può disturbarvi, anche per mezz’ora, seduti più comodamente possibile, con gli occhi socchiusi e non pensare a niente.
Questo rafforza fortemente il cervello e lo Spirito e vi metterà in contatto con influenze benefiche. In questo stato di meditazione e di silenzio, arrivano spesso le idee più brillanti, che a volte, possono cambiare un’intera esistenza. Con il tempo tutti i problemi che sorgono saranno risolti vittoriosamente da una Voce Interiore che vi guiderà in questi momenti di silenzio, da soli con la vostra coscienza. Questo è il demone di cui parlava Socrate.
6- È necessario mantenere il silenzio assoluto su tutti i vostri affari personali.
Astenersi, come se si fosse fatto un giuramento solenne, dal riferire agli altri, anche al vostro più intimo, di tutto quello che pensate, ascoltate, conoscete, imparate, sospettate o scoprite;per lungo tempo almeno, si dovrebbe essere come una casa murata o un giardino recintato. È una regola della massima importanza.
7- Non temete gli uomini e non abbiate paura del domani.
Mantenete il vostro cuore forte e puro e ogni cosa andrà bene. Non pensate mai di essere soli o deboli, perché ci sono dietro di voi potenti eserciti, che non potete concepire nemmeno nei sogni. Se vi elevate nello spirito, nessun male potrà toccarvi. Il solo nemico che dovete temere siete voi stessi. La paura e la sfiducia nel futuro sono le madri funeste di tutti i fallimenti e attraggono le cattive influenze e con esse il disastro. Se studiate con attenzione le persone di buona fortuna, vedrete che, intuitivamente, esse osservano gran parte delle regole sopra enunciate.



martedì 3 marzo 2015

PURINE, URICASI ED EVIDENZE ALIMENTARI

Le purine sono sostanze presenti in diversi alimenti, soprattutto nelle carni, la degradazione delle quali sviluppa l'acido urico, una sostanza conseguente al rinnovamento cellulare (ovvero dal ricambio degli acidi nucleici DNA ed RNA delle cellule morte) ed all'alimentazione, tramite la sintesi (ad opera principalmente del fegato) degli alimenti che ne sono ricchi, come le carni; ne abbiamo già parlato in diversi articoli precedenti (https://www.facebook.com/ChicchiRicchidiSalute/photos/a.1562342397312969.1073741828.1562331400647402/1580316052182270/?type=1;
https://www.facebook.com/ChicchiRicchidiSalute/photos/a.1569774156569793.1073741834.1562331400647402/1584313128449229/?type=1).
Un'elevata concentrazione di acido urico (uricemia) è correlata a diverse patologie, prima tra tutte la gotta, senza disdegnare però ipertensione, nefropatie, sindrome metabolica e molte problematiche cardiovascolari; diversi studi testimoniano che a causa delle variazioni dietetiche avvenute negli ultimi decenni, col crescente consumo di alimenti ricchi di purine quali soprattutto carne e pesce, parallelamente sono aumentati obesità e livelli di uricemia, dimostrando la relazione intrinseca tra questi 3 fattori (il trend negativo è tuttora in essere).
Come abbiamo anticipato, l'acido urico si genera nel nostro organismo attraverso due modalità:
la prima e più ingente riguarda il ricambio cellulare, ed è una quota fissa implicita nella nostra fisiologia, mentre la restante parte è direttamente correlata all'alimentazione; attraverso la prima parte copriamo una grossa fetta delle nostre capacità di eliminare, attraverso i reni, questi acidi, poichè, a differenza di molti altri animali (evidentemente strutturati allo scopo), l'uomo non possiede l'enzima uricasi, che è adibito alla detossificazione dell' acido urico. E' consequenziale quindi che, per questo motivo, l'uomo non è in grado di metabolizzare il surplus di questi acidi ottenuto attraverso l'alimentazione, se non in minima parte, mettendo così sotto stress l'organismo (i reni non riescono ad eliminare l'eccessivo carico purinico-urico) col rischio di incorrere in iperuricemia e conseguentemente di agevolare le patologie sopra elencate; nella fattispecie, si possono imputare i casi di iperuricemia a fattori esogeni (alimentari) nel 90% delle situazioni, mentre solo il 10% può imputarsi a difetti endogeni (congeniti) nella sintesi purinica.
A questo punto dovrebbe sorgere spontanea un'osservazione: se noi siamo sprovvisti dell'enzima atto a detossificare la carne, come è possibile che questa possa/debba far parte della nostra alimentazione?
La causa più accreditata dalla scienza, benchè sia solo una semplice ipotesi, è che essendo l'urato un antiossidante naturale, l'inattivazione dell'uricasi nei primati sia stata frutto di uno step evolutivo, in modo da favorirne la circolazione nel sangue; questo "traguardo" tuttavia ha un grosso contro, che è quello di mettere l'intero organismo a rischio di iperuricemia. Questo di per sè non sarebbe un problema, in quanto è una condizione comune anche ad altri animali, semplicemente lo diventa quando decidiamo arbitrariamente quali devono essere gli alimenti atti a sostentarci; le grandi scimmie antropomorfe, ad esempio (oranghi, gorilla e scimpanzè), si alimentano quasi esclusivamente di vegetali (sgarrano di una percentuale compresa tra lo 0% ed il 2%, di cibi di origine animale), preferibilmente di frutta, non presentando problematiche di iperuricemia, seguendo un'alimentazione adatta alla propria fisiologia (considerata comunemente onnivora ma a detta di molti esperti chiaramente frugivora). Secondo la scienza noi siamo onnivori, tuttavia abbiamo perso l'enzima detossificante della carne perchè potessimo avvalerci di alcuni vantaggi evolutivi, che però si manifestano nelle numerose patologie correlate al consumo della stessa, in quanto l'urato è si un potente antiossidante naturale, ma al contempo un importante acidificante; guardacaso anche frutta e verdura sono ricchissime di antiossidanti, che a differenza dell'urato non creano in noi problemi dati dalla mancanza dell'uricasi.
Ma come anticipato, resta una semplice ipotesi quella che la perdita dell'uricasi sia stata uno step evolutivo atto ad aiutarci nella lotta contro l'invecchiamento cellulare nel lungo periodo, probabile quanto quella di averlo perso perchè ormai i primati avevano trovato nella dieta frugivora la loro miglior condizione e quindi, essendo diventata inutile l'uricasi, è stata geneticamente disattivata.
Dopo decenni di menzogne alimentari che ormai stiamo smascherando continuamente, evidentemente veicolate da un interesse, è così strano collocare queste informazioni?! L'uricasi è un segnalatore CHIARO della necessità del corpo di detossificare le purine (in particolar modo quelle animali, da come si evince da diversi studi che hanno verificato i diversi effetti, molto più blandi, delle purine vegetali), derivanti da un assiduo consumo di carni; in tal senso, il fatto che sia presente nei carnivori e negli onnivori ha un senso logico e pratico. Se ha un senso la sua presenza, in quanto chiara soddisfazione di una necessità, con che cognizione viene considerata "non probatoria" la sua assenza? Non si trattà altresì di una chiara evidenza che gli organismi che ne sono privi NON SONO stati strutturati per alimentarsi di determinati cibi, in quanto tossici per loro stessi? C'è bisogno che un canuto scienziato vincitore di 3 premi nobel vada in televisione a dichiararlo per rendere valida questa evidenza? Giustamente, un solo fattore potrebbe non essere di per sè indicativo e sufficiente a determinare tutta una fisiologia, ma quando questi va a sommarsi ad una sequela di elementi a lui conformi, ecco che la tesi prende forma, avallata da numerose prove, deliberatamente ignorate perchè decontestualizzate (volutamente) e denigrate in nome di un interesse che vive di tutto fuorchè di scienza.
La realtà dei fatti è che siamo stati "indottrinati" ad avere dei punti fermi sin da quando eravamo bambini, in questo caso specifico sull'onnivorismo umano, tuttavia un uomo può benissimo vivere di sola frutta, con una salute invidiabile (ormai si sprecano le testimonianze), ma NON può vivere di sola carne (altro che onnivori!); lo spostamento dell'ago della bilancia verso un'alimentazione più ricca di alimenti animali ha portato il nostro organismo ad un livello tale da essere simbiontico con le farmacie, che a rigor di logica dovrebbero essere state progettate insieme alla nostra fisiologia onnivora durante l'evoluzione. Mi rendo conto che sia un discorso per molte persone inaccettabile e che metta in discussione una quantità enorme di informazioni date per certe, tuttavia, se si riuscisse a partire da un foglio bianco (invece che da un tomo onnivoro) e mettere a confronto le evidenze scientifiche, senza le conclusioni dall'una e dall'altra parte, ma utilizzando il ragionamento, ad oggi, la tesi dell'uomo frugivoro calzerebbe a pennello sulla nostra fisiologia (https://www.facebook.com/ChicchiRicchidiSalute/photos/a.1562342397312969.1073741828.1562331400647402/1576092065938002/?type=1&theater).


martedì 24 febbraio 2015

IL MEDIOEVO ALIMENTARE: CARENZA DI B12 ED ALIMENTAZIONE VEG

La vitamina B12, conosciuta anche come cobalamina, è un coenzima sul quale si fa spesso un gran discutere, soprattutto nell'ambiente veg, quando in realtà la sua deficienza (o presunta tale) è una condizione che spesso prescinde dal fatto di non assumere alimenti di origine animale; sono infatti diverse la cause alle quali si può associare un basso livello di questo elemento, il quale valore di riferimento è tuttavia molto discusso.
Per cominciare, cos'è la vitamina B12 e a cosa serve nel nostro organismo?
Come scritto poc'anzi, le cobalamine (metilcobalamina, idrossicobalamina, deossiadenosilcobalamina e cianocobalamina) sono dei coenzimi, ovvero delle sostanze che partecipano alle reazioni ma senza venirne distrutte, ecco perchè in una persona sana dal momento in cui cessa di assumerle sino al momento dell'eventuale carenza e manifestazione degli effetti negativi possono intercorrere anche 20 anni; inutile sottolineare quanto sia difficile non assumere assolutamente vitamina B12 nell'arco di così tanto tempo, visto che in quantità minime tale vitamina è presente in moltissimi alimenti, anche vegetali, tanto più quanto più naturali essi sono. La grave carenza di cobalamine è correlata a diverse patologie degenerative del sistema nervoso (ma bisogna sempre considerare che con l'avanzare dell'età questa non può che considerarsi una concausa, data la moltitudine di fattori che contribuiscono nel contrarre tali patologie) ed all'anemia perniciosa, una forma di anemia che però, è bene ricordare, si sviluppa anche in seguito alla degenerazione di patologie intestinali (che sono alimentate o possono alimentare le problematiche correlate al fattore intrinseco intestinale, anch'esso causa del malassorbimento della vitamina B12).
Per quanto riguarda il valore di riferimento della B12 nell'organismo, ci sono voci discordanti: diversi esperti sostengono che sia stato praticamente raddoppiato intorno agli anni 70, passando da un valore minimo di 80 al minimo attuale che è, appunto, il doppio; fermo restando che tali valori sono e restano INDICATIVI (nella sua immensa complessità il corpo umano varia tantissimo da persona a persona, così come i reali fabbisogni, rendendo il benessere individuale ben lungi da poter essere omologato in un valore generico), è legittimo dubitare di una "scienza alimentare" che ancora ad oggi, nonostante le stesse evidenze scientifiche, incoraggia il consumo di latticini e carni, decantandone proprietà quantomeno dubbie, quando non apertamente smascherate (latte e calcio, come abbiamo trattato qui: https://www.facebook.com/ChicchiRicchidiSalute/photos/a.1562342397312969.1073741828.1562331400647402/1565346163679259/?type=1&theater).
Tornando al punto quindi, ammesso e non concesso che vi sia una REALE carenza di questa vitamina, tale evento è da imputarsi in maniera molto più ragionevole e verosimile a fattori diversi dall'alimentazione VEG, in primis perchè tale carenza coinvolge anche le persone con un'alimentazione variata che, a rigor di logica, non dovrebbero presentarla; quello che probabilmente è il principale motivo può imputarsi a delle problematiche intestinali che vanno ad inficiare il funzionamento del fattore intrinseco, che possono essere più o meno influenzate dall'alimentazione.
Un'alimentazione sana ed accorta sostiene l'intestino, migliorandone la condizione e favorendo l'assorbimento delle cobalamine, così come un'alimentazione sbagliata può ottenere l'effetto opposto; in tal caso mangiare cibi ricchi di vitamina B12 (derivati animali) fa in modo che, nonostante le perdite date dalla malnutrizione (intesa come alimentazione errata), il corpo abbia un surplus della vitamina per contrastarne la perdita: curiamo il sintomo, non la causa.
Inoltre, questa problematica si è acuita in seguito all'aumento dell'inquinamento ambientale, che fa sì che il nostro cibo necessiti (soprattutto quello della grande distribuzione) di trattamenti (pesticidi ecc...) tali da distruggere la flora batterica del terreno (che è il "veicolo" della vitamina); così facendo eliminiamo o riduciamo fortemente quella percentuale di B12 che noi NATURALMENTE assorbiremmo dai vegetali, rischiando di incorrere in quelle che vengono chiamate carenze (sulle quali possiamo nutrire comunque dei dubbi, sempre per il discorso che le cobalamine non si consumano), e per le quali non solo noi, ma anche gli animali che vengono successivamente macellati, prendono integratori.
Questa è una semplice riflessione per coloro che ritengono gli integratori meno naturali della carne: prendere un integratore con addizionata B12 è meno naturale di mangiare un animale che ha a sua volta mangiato un pastone con addizionata B12?
In ultimo, i VEG dovrebbero prendere in seria considerazione il fatto che i valori considerati "normali" per determinati nutrienti sono riferiti a campioni di persone con uno stile alimentare omologo ma differente dal loro, quindi vi sono i presupposti per non considerarli probatori alla stessa maniera; nulla vieta che un corpo abituato ad un determinato tipo di alimentazione o più efficiente abbia dei valori ottimali differenti da quelli indicati per la popolazione media.


sabato 21 febbraio 2015

IL FALLIMENTO DELLA DIETA

Perchè la maggior parte delle diete producono solo un effetto temporaneo? E ancora, perchè si ottiene facilmente un effetto volano, con non solo la ripresa, ma addirittura l'aumento del peso originale? La risposta a queste domande è semplice ma spesso trascurata...
Il primo e madornale errore nel considerare una dieta è farlo pensando si tratti di una semplice questione calorico-matematica; in realtà, la dieta inizia nella testa ed è lì che va sostenuta, e solo tenendo conto di questo aspetto si può sperare di produrre risultati apprezzabili, soprattutto nel lungo periodo.
Un dato spesso ignorato (volutamente dai professionisti) è quello per il quale qualsiasi variazione di dieta "gode" di un bonus di circa 2 settimane, nelle quali il corpo si adatta al nuovo regime alimentare e durante il quale lo stress prodotto dalla nuova condizione contribuisce alla perdita di peso. Un altro errore molto comune (soprattutto nelle diete home-made) è quello di credere che minore sia l'introito calorico assunto e maggiore sarà la perdita di peso; questo concetto è viziato dal principio, in quanto tratta l'organismo come se fosse un semplice calcolatore, mentre come organismo biologico, nel momento in cui andiamo ad assumere una quantità troppo bassa di calorie rispetto al necessario, otteniamo risultati differenti da quelli di una mera sommatoria: il cervello attiva una specie di "modalità risparmio energetico", dove inizia a dosare meglio i consumi (pensa che ci siano condizioni ostili e quindi inizia a proteggere le nostre scorte energetiche), col risultato che si introduce meno del dovuto ma si consuma altresì meno del normale, soprattutto per quanto riguarda i grassi (e si diventa molto più nervosi in quanto lo stress ed il risparmio energetico vanno ad inficiare anche la nostra sfera neuro-psicologica).
In quest'ottica assume un ruolo importante il concetto di "Peso Mentale"; il nostro corpo ha una sorta di memoria fisiologica che registra un determinato peso, che è quello che probabilmente ha tenuto per il periodo di tempo più lungo e che considera normale, ed ogni sforzo di variare questo valore si scontrerà sempre con tale Set Point ,ben definito ed al quale il corpo tendenzialmente mira (motivo per il quale si oscilla spesso attorno ad un peso ben definito) . Questo ovviamente non significa che non si possa modificare tale condizione, ma semplicemente che l'unico modo per farlo permanentemente è prenderne assoluta coscienza e lavorare con costanza per "resettare" questo valore e portarlo al livello che ci interessa.
Ovviamente questi non sono gli unici motivi per cui le diete funzionano o meno, tuttavia sono argomentazioni alle quali solitamente non viene data l'importanza fondamentale che invece hanno, mentre viene data molta più rilevanza al conteggio delle calorie che non sono solo un fattore soggettivo, ma per molte persone limitante e stressante, con evidenti strascichi successivi.
Per quanto riguarda invece l'effetto volano, bisogna dare il giusto peso all'ambito che maggiormente lo stimola, ovvero alla sfera psicologica, legata alla delusione; spesso le diete sono generalizzate, preimpostate o autoregolamentate e quindi, come tali (benchè ci saranno persone e professionisti più o meno consci della problematica), si pongono obiettivi irreali e metodologie insostenibili. Il risultato di questi regimi è spesso discorde dalle aspettative individuali, e questo in determinati soggetti crea un boomerang che non solo porta scoraggiati a riprendere il peso perso, ma spesso addirittura a superarlo in preda allo sconforto.
In parole povere, la dieta per la prova vestito di un giorno o per una breve vacanza, quindi per una perdita di peso a tempo determinato è una cosa; la dieta intesa come regime alimentare per ottenere risultati e benessere a lungo termine è invece tutta un'altra storia, che passa prima dalla mente piuttosto che dal corpo.

venerdì 13 febbraio 2015

MENU' DI SAN VALENTINO

Ecco un piccolo esempio di menù "afrodisiaco" e gustoso da proporre al vostro partner per un San Valentino a lume di candela...

- Asparagi vestiti al mopur.
- Pasta al pesto di rucola e mandorle.
- Medaglioni di soia alle noci in crema di tartufo e funghi.
- Fragole al cioccolato con panna (un must).

Asparagi vestiti al mopur.

-Ingredienti per 2 persone-

- 10 asparagi con gambo
- 10 fettine di carpaccio di mopur aromatico
- 1 confezione di blurisella (o formaggio veg a preferenza)
- 1 confezione di pasta sfoglia vegetale (rettangolare)
- olio EVO q.b.
- lievito alimentare in scaglie
- sale q.b.

Procedimento

1)Pulite con cura gli asparagi, togliendo la parte dura esterna e prestando attenzione a non rovinare le punte, lessateli a vapore per 5-10 minuti, in modo da ammorbidirli ma far loro mantenere una consistenza croccante.
2)Spalmate la blurisella (o un formaggio veg equivalente, oppure ancora del tofu tritato) sul gambo dell'asparago e coprite con una fetta di mopur.
3)Tagliate in 10 strisce la sfoglia vegetale e avvolgetevi il gambo, coprendo il mopur.
4)Spolverate la punta con del lievito in scaglie e fate gratinare a 180 gradi per una decina di minuti nel forno. Se necessario aggiustate di sale.
Pasta al pesto di rucola e mandorle.

-Ingredienti per 2 persone-

- 160 g di tagliolini veg
- 60 g di rucola fresca (tenetene un pò per la decorazione)
- alcune foglie di basilico
- 25 g di mandorle pelate
- olio EVO q.b.
- una manciata di mandorle a lamelle
- 1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie
- sale e pepe q.b.

Procedimento

1)Lavate ed asciugate la rucola ed il basilico, tagliate grossolanamente e tritate il tutto insieme alle mandorle intere ed al lievito, aggiungendo a filo un pò d'olio sino ad ottenere un pesto omogeneo.
2)Tostate le mandorle a lamelle velocemente in padella, senza aggiugnere olio o spezie.
3)Preparate la pasta e scolatela grossolanamente (in modo da lasciare un pò di acqua di cottura) e mettetela in padella col pesto appena preparato in modo da amalgamare a fuoco lento il tutto.
4)Impiattate la pasta ed aggiungete le mandorle tostate, delle foglie di rucola ed una spolverata leggera di pepe a decoro e guarnizione.

Medaglioni di soia alle noci in crema di tartufo e funghi.

-Ingredienti per 2 persone-

- 6 medaglioni di soia disidratata
- 200 g di funghi champignon (o porcini se preferite)
- 1 tartufo nero (o in sostituzione dell'olio al tartufo o una crema di tartufo)
- 1 bicchiere di vino bianco fermo
- 20 g di noci sgusciate
- 1 confezione di panna vegetale
- un pizzico di prezzemolo
- sale e curry q.b.

Procedimento

1)Reidratate accuratamente i medaglioni di soia, lasciandoli a bagno anche più del necessario se occorre, strizzateli con cura e metteteli da parte.
2)Tagliate a fettine sottili i funghi e fateli sfumare in padella con il vino bianco ed il prezzemolo, aggiungendo anche il tartufo tagliato grossolanamente a scaglie.
3)Aggiungete i medaglioni di soia in padella mentre continuate a sfumare col vino bianco, fate scottare leggermente e poi lasciate mantecare a fuoco lento aggiungendo la panna.
4)Spezzate grossolanamente le noci e sommatele alla pietanza insieme ad un pizzico di curry e di sale, lasciate insaporire per un paio di minuti e servite.

- Fragole al cioccolato con panna.

-Ingredienti per 2 persone-

- 1 cestino di fragole
- 1 barretat di cioccolato fondente
- 1 confezione di panna da montare veg

Procedimento

1)Sciogliete la barretta di cioccolato fondente a bagnomaria ed intingete le fragole, ben lavate, tenendole dal picciolo.
2)Montate la panna vegetale.
3)Enjoy!

Buon Appetito e Buon S. Valentino a tutti!
P.s: Se il menù vi aggrada e decidete di seguirlo, postate le foto dei vostri risultati (anche io integrerò domenica con le foto aggiornate)! ^_^