tag:blogger.com,1999:blog-27767606938280985832024-03-14T09:18:09.669+01:00ChicchiRicchi di SaluteNutrizione e BenessereGiovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.comBlogger62125tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-45610209333518341912015-03-24T15:55:00.000+01:002015-03-24T15:53:28.518+01:00APERTURA NUOVO SITO!Sto traslocando il blog sul nuovo sito<br />
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<a href="http://chicchiricchidisalute.com/">http://chicchiricchidisalute.com</a>Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-36097761426558933222015-03-24T15:51:00.002+01:002015-03-24T15:51:53.097+01:00LA DIETA DUKAN - QUANDO LA MODA VINCE SULLA SALUTE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://chicchiricchidisalute.com/wp-content/uploads/2015/03/Dieta-Dukan-640x1024.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://chicchiricchidisalute.com/wp-content/uploads/2015/03/Dieta-Dukan-640x1024.jpg" height="320" width="200" /></a></div>
<a href="http://chicchiricchidisalute.com/la-dieta-dukan-quando-la-moda-vince-sulla-salute/">http://chicchiricchidisalute.com/la-dieta-dukan-quando-la-moda-vince-sulla-salute/</a><br />
<br />Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-47270556240707264712015-03-11T12:51:00.001+01:002015-03-11T12:58:33.561+01:00LE 7 REGOLE DI PARACELSO, VERSIONE 2.0<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Nel XVI secolo Paracelso, medico Svizzero, definì un eptalogo di
regole per migliorare il benessere e la qualità della vita delle
persone, con una visione che si ampliava a moralità e spiritualità
piuttosto che alla semplice questione biochimica medica. Dopo secoli,
le sue "regole", con le dovute rivisitazioni, possono
essere considerate ancora delle ottime linee guida; ecco come le
rileggerei in chiave moderna(al fondo metterò le originali, cosicchè
ognuno possa eventualmente trarre proprie e/o differenti
conclusioni):</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /><span style="color: black;">1- Migliorare la salute.</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">Stare all'aria aperta nel verde, fare esercizio
fisico e possibilmente aerobico, cercare di passeggiare almeno
mezz'ora al giorno. Bere a piccoli sorsi almeno 1,5 litri di acqua al
giorno, mangiando soprattutto frutta e verdura, tendenzialmente
crude; masticare bene e mangiare con calma nei giusti orari. Evitare
junk food, cibi troppo ricchi di zuccheri, grassi e proteine, alcool,
tabacco (droghe), medicine (salvo patologie gravi che ne necessitano
inevitabilmente). Curare la propria igiene personale e del luogo dove
si vive.</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">2- Bandite assolutamente dalla vostra mente,
per qualsiasi ragione, tutti i pensieri di pessimismo, rabbia,
rancore, odio, noia, tristezza, vendetta e povertà.</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">Evitare di avere a che fare con persone che
sparlano alle spalle delle altre, pettegole e volgari, con le quali
non abbiamo modo di interfacciarci costruttivamente o piacevolmente.
Si potrebbe parlare di legge dell'attrazione, o più semplicemente,
un'atteggiamento positivo e frequentare compagnie che ci permettano
di mantenerlo o alimentarlo non può fare altro che essere di
giovamento per il nostro benessere psico-sociale.<br />3- Fate tutto il
bene che vi è possibile.<br />Aiutate ogni essere vivente ogni volta
che potete, cercate di vivere limitando al massimo il vostro impatto
sull'ambiente. Siate compassionevoli ma giusti, ovvero non fate del
male agli altri per scopi egoistici.</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">4- Cercate di dimenticare le offese subite e
provate ad immedesimarvi nel vostro "nemico".</span><br /><span style="color: black;">La
vostra anima è un tempio che non dovrebbe mai essere profanato
dall’odio. Spesso i cattivi comportamenti nascondono gravi disagi,
se non è vostro interesse-competenza preoccuparvi di aiutare gli
altri a risolvere le loro problematiche, cercate di non giudicarli
frettolosamente; non siamo tutti uguali, non nasciamo tutti nello
stesso luogo nè vi cresciamo, purtroppo spesso il prossimo è
vittima (come noi del resto) dell'ambiente in cui è cresciuto.</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">5- Ritagliatevi dello spazio per prendervi cura
di voi.</span><br /><span style="color: black;">E' importante prendersi ogni
giorno un pò di tempo per stare con se stessi, possibilmente immersi
nella natura o facendo un'attività atta alla propria espressione o
al proprio compiacimento.</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">6- Due sono troppi, tre sono una
folla...</span><br />Mantenere il riserbo sui propri fatti personali,
purtroppo ci si imbatte spesso nei cultori del "mal comune mezzo
gaudio", quindi quelli che sono i vostri segreti e le vostre
problematiche potrebbero diventare presto oggetto di scherno e di
maldicenze; per evitarlo, se proprio volete o necessitate di
esternare pensieri profondi ed "impegnativi" fatelo con la
massima cura nella scelta del vostro interlocutore, come si dice, per
mantenere un segreto due sono troppi e tre sono una folla....</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">7- Non temete gli uomini e non abbiate paura
del domani.<br />Mantenete il vostro cuore forte e puro e ogni cosa
andrà bene. Non pensate mai di essere soli o deboli, perché ci sono
dietro di voi potenti eserciti, che non potete concepire nemmeno nei
sogni. Se vi elevate nello spirito, nessun male potrà toccarvi. Il
solo nemico che dovete temere siete voi stessi. La paura e la
sfiducia nel futuro sono le madri funeste di tutti i fallimenti e
attraggono le cattive influenze e con esse il disastro. Questa
"massima" mi sembra senza tempo e quindi ancora
attualissima.</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
GLI ORIGINALI</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">1- La prima è quella di migliorare la
salute.</span><br /><span style="color: black;">Questo richiede una
respirazione, il più spesso possibile, profonda e ritmica,
riempiendo bene i polmoni , all’aperto o davanti a una finestra
aperta. Bere ogni giorno a piccoli sorsi, circa due litri di acqua,
mangiare tanta frutta, masticare i cibi il più perfettamente
possibile, evitare alcool, tabacco e medicine, a meno che, per
qualche motivo grave, non siate sottoposti a trattamento medico. Fare
il bagno giornalmente dovrebbe essere un’abitudine che dovete alla
vostra dignità.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">2- Bandite
assolutamente dalla vostra mente, per qualsiasi ragione, tutti i
pensieri di pessimismo, rabbia, rancore, odio, noia, tristezza,
vendetta e povertà.</span><br /><span style="color: black;">Fuggire come la
peste ogni occasione di trattare con persone maldicenti,viziose,
vili, mormoratori, pigre, pettegole, vanitose o volgari e inferiori
per naturali limiti di comprensione o per argomenti sensuali che
costituiscono la base dei loro discorsi o occupazioni. L’osservanza
di questa regola è di decisiva importanza: si tratta di cambiare la
trama spirituale della vostra anima. E’ l’unico modo per cambiare
il vostro destino, perché questo dipende dalle nostre azioni e dai
nostri pensieri. Il caso non esiste.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">3- Fate tutto il
bene che vi è possibile.</span><br /><span style="color: black;">Aiutate
ogni infelice ogni volta che potete, ma non nutrite mai un debole per
qualsiasi persona. Dovete tenere sotto controllo le vostre forze e
fuggire da ogni forma di sentimentalismo.</span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">4-
Dobbiamo dimenticare ogni offesa, anzi, sforzatevi di pensare bene
del vostro più grande nemico.</span><br /><span style="color: black;">La
vostra anima è un tempio che non dovrebbe mai essere profanato
dall’odio. Tutti i grandi uomini si sono lasciati guidare da quella
soave Voce Interiore, ma questa non vi parlerà immediatamente, ci si
deve preparare per un certo tempo, distruggendo la sovrapposizione di
strati di vecchie abitudini, pensieri ed errori che pesano sul vostro
spirito, che è divino e perfetto nella sua essenza, ma impotente per
la imperfezione del veicolo che gli si offre oggi per manifestarsi,
la debole carne.</span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">5-
Dovete raccogliervi ogni giorno, dove nessuno può disturbarvi, anche
per mezz’ora, seduti più comodamente possibile, con gli occhi
socchiusi e non pensare a niente.</span><br /><span style="color: black;">Questo
rafforza fortemente il cervello e lo Spirito e vi metterà in
contatto con influenze benefiche. In questo stato di meditazione e di
silenzio, arrivano spesso le idee più brillanti, che a volte,
possono cambiare un’intera esistenza. Con il tempo tutti i problemi
che sorgono saranno risolti vittoriosamente da una Voce Interiore che
vi guiderà in questi momenti di silenzio, da soli con la vostra
coscienza. Questo è il demone di cui parlava Socrate.</span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">6-
È necessario mantenere il silenzio assoluto su tutti i vostri affari
personali.</span><br /><span style="color: black;">Astenersi, come se si
fosse fatto un giuramento solenne, dal riferire agli altri, anche al
vostro più intimo, di tutto quello che pensate, ascoltate,
conoscete, imparate, sospettate o scoprite;per lungo tempo almeno, si
dovrebbe essere come una casa murata o un giardino recintato. È una
regola della massima importanza.</span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;">7-
Non temete gli uomini e non abbiate paura del domani.</span><br /><span style="color: black;">Mantenete
il vostro cuore forte e puro e ogni cosa andrà bene. Non pensate mai
di essere soli o deboli, perché ci sono dietro di voi potenti
eserciti, che non potete concepire nemmeno nei sogni. Se vi elevate
nello spirito, nessun male potrà toccarvi. Il solo nemico che dovete
temere siete voi stessi. La paura e la sfiducia nel futuro sono le
madri funeste di tutti i fallimenti e attraggono le cattive influenze
e con esse il disastro. Se studiate con attenzione le persone di
buona fortuna, vedrete che, intuitivamente, esse osservano gran parte
delle regole sopra enunciate.</span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhi6o-gvt8PFz9k0g0_lbzUTbqR4XyF7tBjsqvp1AVWvctNM0tELsaLhQZSV_eZAt0ENHsu8ldUnp4Zw2dGRHVLw-8iQ4EWEsrmmE95-BDWFPX4ajq9tGl6vdU4Lsb_xiTUfGjqzuTKEOM/s1600/Felicit%C3%A0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhi6o-gvt8PFz9k0g0_lbzUTbqR4XyF7tBjsqvp1AVWvctNM0tELsaLhQZSV_eZAt0ENHsu8ldUnp4Zw2dGRHVLw-8iQ4EWEsrmmE95-BDWFPX4ajq9tGl6vdU4Lsb_xiTUfGjqzuTKEOM/s1600/Felicit%C3%A0.jpg" height="628" width="640" /></a></span></span></div>
Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-75443149672002570252015-03-03T20:47:00.003+01:002015-03-03T20:47:46.891+01:00PURINE, URICASI ED EVIDENZE ALIMENTARI
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Le purine sono sostanze presenti in
diversi alimenti, soprattutto nelle carni, la degradazione delle
quali sviluppa l'acido urico, una sostanza conseguente al
rinnovamento cellulare (ovvero dal ricambio degli acidi nucleici DNA
ed RNA delle cellule morte) ed all'alimentazione, tramite la sintesi
(ad opera principalmente del fegato) degli alimenti che ne sono
ricchi, come le carni; ne abbiamo già parlato in diversi articoli
precedenti
(<a href="https://www.facebook.com/ChicchiRicchidiSalute/photos/a.1562342397312969.1073741828.1562331400647402/1580316052182270/?type=1">https://www.facebook.com/ChicchiRicchidiSalute/photos/a.1562342397312969.1073741828.1562331400647402/1580316052182270/?type=1</a>;<br /><a href="https://www.facebook.com/ChicchiRicchidiSalute/photos/a.1569774156569793.1073741834.1562331400647402/1584313128449229/?type=1">https://www.facebook.com/ChicchiRicchidiSalute/photos/a.1569774156569793.1073741834.1562331400647402/1584313128449229/?type=1</a>).
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Un'elevata concentrazione di acido
urico (uricemia) è correlata a diverse patologie, prima tra tutte la
gotta, senza disdegnare però ipertensione, nefropatie, sindrome
metabolica e molte problematiche cardiovascolari; diversi studi
testimoniano che a causa delle variazioni dietetiche avvenute negli
ultimi decenni, col crescente consumo di alimenti ricchi di purine
quali soprattutto carne e pesce, parallelamente sono aumentati
obesità e livelli di uricemia, dimostrando la relazione intrinseca
tra questi 3 fattori (il trend negativo è tuttora in essere).</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Come abbiamo anticipato, l'acido urico
si genera nel nostro organismo attraverso due modalità:</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
la prima e più ingente riguarda il
ricambio cellulare, ed è una quota fissa implicita nella nostra
fisiologia, mentre la restante parte è direttamente correlata
all'alimentazione; attraverso la prima parte copriamo una grossa
fetta delle nostre capacità di eliminare, attraverso i reni, questi
acidi, poichè, a differenza di molti altri animali (evidentemente
strutturati allo scopo), l'uomo non possiede l'enzima uricasi, che è
adibito alla detossificazione dell' acido urico. E' consequenziale
quindi che, per questo motivo, l'uomo non è in grado di
metabolizzare il surplus di questi acidi ottenuto attraverso
l'alimentazione, se non in minima parte, mettendo così sotto stress
l'organismo (i reni non riescono ad eliminare l'eccessivo carico
purinico-urico) col rischio di incorrere in iperuricemia e
conseguentemente di agevolare le patologie sopra elencate; nella
fattispecie, si possono imputare i casi di iperuricemia a fattori
esogeni (alimentari) nel 90% delle situazioni, mentre solo il 10% può
imputarsi a difetti endogeni (congeniti) nella sintesi purinica.<br />A
questo punto dovrebbe sorgere spontanea un'osservazione: se noi siamo
sprovvisti dell'enzima atto a detossificare la carne, come è
possibile che questa possa/debba far parte della nostra
alimentazione?</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La causa più accreditata dalla
scienza, benchè sia solo una semplice ipotesi, è che essendo
l'urato un antiossidante naturale, l'inattivazione dell'uricasi nei
primati sia stata frutto di uno step evolutivo, in modo da favorirne
la circolazione nel sangue; questo "traguardo" tuttavia ha
un grosso contro, che è quello di mettere l'intero organismo a
rischio di iperuricemia. Questo di per sè non sarebbe un problema,
in quanto è una condizione comune anche ad altri animali,
semplicemente lo diventa quando decidiamo arbitrariamente quali
devono essere gli alimenti atti a sostentarci; le grandi scimmie
antropomorfe, ad esempio (oranghi, gorilla e scimpanzè), si
alimentano quasi esclusivamente di vegetali (sgarrano di una
percentuale compresa tra lo 0% ed il 2%, di cibi di origine animale),
preferibilmente di frutta, non presentando problematiche di
iperuricemia, seguendo un'alimentazione adatta alla propria
fisiologia (considerata comunemente onnivora ma a detta di molti
esperti chiaramente frugivora). Secondo la scienza noi siamo
onnivori, tuttavia abbiamo perso l'enzima detossificante della carne
perchè potessimo avvalerci di alcuni vantaggi evolutivi, che però
si manifestano nelle numerose patologie correlate al consumo della
stessa, in quanto l'urato è si un potente antiossidante naturale, ma
al contempo un importante acidificante; guardacaso anche frutta e
verdura sono ricchissime di antiossidanti, che a differenza
dell'urato non creano in noi problemi dati dalla mancanza
dell'uricasi.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ma come anticipato, resta una semplice
ipotesi quella che la perdita dell'uricasi sia stata uno step
evolutivo atto ad aiutarci nella lotta contro l'invecchiamento
cellulare nel lungo periodo, probabile quanto quella di averlo perso
perchè ormai i primati avevano trovato nella dieta frugivora la loro
miglior condizione e quindi, essendo diventata inutile l'uricasi, è
stata geneticamente disattivata.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Dopo decenni di menzogne alimentari che
ormai stiamo smascherando continuamente, evidentemente veicolate da
un interesse, è così strano collocare queste informazioni?!
L'uricasi è un segnalatore CHIARO della necessità del corpo di
detossificare le purine (in particolar modo quelle animali, da come
si evince da diversi studi che hanno verificato i diversi effetti,
molto più blandi, delle purine vegetali), derivanti da un assiduo
consumo di carni; in tal senso, il fatto che sia presente nei
carnivori e negli onnivori ha un senso logico e pratico. Se ha un
senso la sua presenza, in quanto chiara soddisfazione di una
necessità, con che cognizione viene considerata "non
probatoria" la sua assenza? Non si trattà altresì di una
chiara evidenza che gli organismi che ne sono privi NON SONO stati
strutturati per alimentarsi di determinati cibi, in quanto tossici
per loro stessi? C'è bisogno che un canuto scienziato vincitore di 3
premi nobel vada in televisione a dichiararlo per rendere valida
questa evidenza? Giustamente, un solo fattore potrebbe non essere di
per sè indicativo e sufficiente a determinare tutta una fisiologia,
ma quando questi va a sommarsi ad una sequela di elementi a lui
conformi, ecco che la tesi prende forma, avallata da numerose prove,
deliberatamente ignorate perchè decontestualizzate (volutamente) e
denigrate in nome di un interesse che vive di tutto fuorchè di
scienza.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
La realtà dei fatti è che siamo stati
"indottrinati" ad avere dei punti fermi sin da quando
eravamo bambini, in questo caso specifico sull'onnivorismo umano,
tuttavia un uomo può benissimo vivere di sola frutta, con una salute
invidiabile (ormai si sprecano le testimonianze), ma NON può vivere
di sola carne (altro che onnivori!); lo spostamento dell'ago della
bilancia verso un'alimentazione più ricca di alimenti animali ha
portato il nostro organismo ad un livello tale da essere simbiontico
con le farmacie, che a rigor di logica dovrebbero essere state
progettate insieme alla nostra fisiologia onnivora durante
l'evoluzione. Mi rendo conto che sia un discorso per molte persone
inaccettabile e che metta in discussione una quantità enorme di
informazioni date per certe, tuttavia, se si riuscisse a partire da
un foglio bianco (invece che da un tomo onnivoro) e mettere a
confronto le evidenze scientifiche, senza le conclusioni dall'una e
dall'altra parte, ma utilizzando il ragionamento, ad oggi, la tesi
dell'uomo frugivoro calzerebbe a pennello sulla nostra fisiologia
(https://www.facebook.com/ChicchiRicchidiSalute/photos/a.1562342397312969.1073741828.1562331400647402/1576092065938002/?type=1&theater).<br /><br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdfXJ1e3QgORtRCwy4CD5EVkcgtZugb-EL8E8suq4myG7GfZAOVCHWdSPWHf5sY1xfwIZ3pxYc3qUTDAt6J0oCf90VFBQW_WBycC2Klz0ttBo6iCPX-O8INWrI1oG_0N6rfGiqslHiZsg/s1600/Uricasi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdfXJ1e3QgORtRCwy4CD5EVkcgtZugb-EL8E8suq4myG7GfZAOVCHWdSPWHf5sY1xfwIZ3pxYc3qUTDAt6J0oCf90VFBQW_WBycC2Klz0ttBo6iCPX-O8INWrI1oG_0N6rfGiqslHiZsg/s1600/Uricasi.jpg" height="386" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-62628322964733755632015-02-24T21:59:00.001+01:002015-02-27T15:59:24.929+01:00IL MEDIOEVO ALIMENTARE: CARENZA DI B12 ED ALIMENTAZIONE VEG<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<b>La
vitamina B12, conosciuta anche come cobalamina, è un coenzima sul
quale si fa spesso un gran discutere, soprattutto nell'ambiente veg,
quando in realtà la sua deficienza (o presunta tale) è una
condizione che spesso prescinde dal fatto di non assumere alimenti di
origine animale; sono infatti diverse la cause alle quali si può
associare un basso livello di questo elemento, il quale valore di
riferimento è tuttavia molto discusso.</b><br />
<b>Per cominciare, cos'è la
vitamina B12 e a cosa serve nel nostro organismo?</b></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<b>Come scritto poc'anzi, le cobalamine (metilcobalamina,
idrossicobalamina, deossiadenosilcobalamina e cianocobalamina) sono
dei coenzimi, ovvero delle sostanze che partecipano alle reazioni ma
senza venirne distrutte, ecco perchè in una persona sana dal momento
in cui cessa di assumerle sino al momento dell'eventuale carenza e
manifestazione degli effetti negativi possono intercorrere anche 20
anni; inutile sottolineare quanto sia difficile non assumere
assolutamente vitamina B12 nell'arco di così tanto tempo, visto che
in quantità minime tale vitamina è presente in moltissimi alimenti,
anche vegetali, tanto più quanto più naturali essi sono. La grave
carenza di cobalamine è correlata a diverse patologie degenerative
del sistema nervoso (ma bisogna sempre considerare che con l'avanzare
dell'età questa non può che considerarsi una concausa, data la
moltitudine di fattori che contribuiscono nel contrarre tali
patologie) ed all'anemia perniciosa, una forma di anemia che però, è
bene ricordare, si sviluppa anche in seguito alla degenerazione di
patologie intestinali (che sono alimentate o possono alimentare le
problematiche correlate al fattore intrinseco intestinale, anch'esso
causa del malassorbimento della vitamina B12).</b></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<b>Per quanto riguarda il valore di riferimento della B12
nell'organismo, ci sono voci discordanti: diversi esperti sostengono
che sia stato praticamente raddoppiato intorno agli anni 70, passando
da un valore minimo di 80 al minimo attuale che è, appunto, il
doppio; fermo restando che tali valori sono e restano INDICATIVI
(nella sua immensa complessità il corpo umano varia tantissimo da
persona a persona, così come i reali fabbisogni, rendendo il
benessere individuale ben lungi da poter essere omologato in un
valore generico), è legittimo dubitare di una "scienza
alimentare" che ancora ad oggi, nonostante le stesse evidenze
scientifiche, incoraggia il consumo di latticini e carni,
decantandone proprietà quantomeno dubbie, quando non apertamente
smascherate (latte e calcio, come abbiamo trattato qui: https://www.facebook.com/ChicchiRicchidiSalute/photos/a.1562342397312969.1073741828.1562331400647402/1565346163679259/?type=1&theater).</b></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<b>Tornando al punto quindi, ammesso e non concesso che vi sia una REALE
carenza di questa vitamina, tale evento è da imputarsi in maniera
molto più ragionevole e verosimile a fattori diversi
dall'alimentazione VEG, in primis perchè tale carenza coinvolge
anche le persone con un'alimentazione variata che, a rigor di logica,
non dovrebbero presentarla; quello che probabilmente è il principale
motivo può imputarsi a delle problematiche intestinali che vanno ad
inficiare il funzionamento del fattore intrinseco, che possono essere
più o meno influenzate dall'alimentazione.
</b></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<b>Un'alimentazione sana ed accorta sostiene l'intestino, migliorandone
la condizione e favorendo l'assorbimento delle cobalamine, così come
un'alimentazione sbagliata può ottenere l'effetto opposto; in tal
caso mangiare cibi ricchi di vitamina B12 (derivati animali) fa in
modo che, nonostante le perdite date dalla malnutrizione (intesa come
alimentazione errata), il corpo abbia un surplus della vitamina per
contrastarne la perdita: curiamo il sintomo, non la causa.
</b></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<b>Inoltre, questa problematica si è acuita in seguito all'aumento
dell'inquinamento ambientale, che fa sì che il nostro cibo necessiti
(soprattutto quello della grande distribuzione) di trattamenti
(pesticidi ecc...) tali da distruggere la flora batterica del terreno
(che è il "veicolo" della vitamina); così facendo
eliminiamo o riduciamo fortemente quella percentuale di B12 che noi
NATURALMENTE assorbiremmo dai vegetali, rischiando di incorrere in
quelle che vengono chiamate carenze (sulle quali possiamo nutrire
comunque dei dubbi, sempre per il discorso che le cobalamine non si
consumano), e per le quali non solo noi, ma anche gli animali che
vengono successivamente macellati, prendono integratori.</b><br />
<b>Questa è
una semplice riflessione per coloro che ritengono gli integratori
meno naturali della carne: prendere un integratore con addizionata
B12 è meno naturale di mangiare un animale che ha a sua volta
mangiato un pastone con addizionata B12?</b></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<b>In ultimo, i VEG dovrebbero prendere in seria considerazione il fatto
che i valori considerati "normali" per determinati
nutrienti sono riferiti a campioni di persone con uno stile
alimentare omologo ma differente dal loro, quindi vi sono i
presupposti per non considerarli probatori alla stessa maniera;
nulla vieta che un corpo abituato ad un determinato tipo di
alimentazione o più efficiente abbia dei valori ottimali differenti
da quelli indicati per la popolazione media.</b></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl42pwnWeD6wYBguxv2ghNbhfsM_Q6WxbUxbBS-K_YFfNwgh_mViSHhWIbGpaGa9e-0lvuBsYnPbTNmtEyrzdCRNJbdMRxW7w1dL77zxUk6CsrbOEbob-xHaQXjYarVUo9BSk9gtbWrj0/s1600/B12.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl42pwnWeD6wYBguxv2ghNbhfsM_Q6WxbUxbBS-K_YFfNwgh_mViSHhWIbGpaGa9e-0lvuBsYnPbTNmtEyrzdCRNJbdMRxW7w1dL77zxUk6CsrbOEbob-xHaQXjYarVUo9BSk9gtbWrj0/s1600/B12.jpg" height="492" width="640" /></a></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-41083359598805338802015-02-21T19:10:00.000+01:002015-02-21T19:10:00.613+01:00IL FALLIMENTO DELLA DIETA <div style="margin-bottom: 0cm;">
Perchè la maggior parte delle diete
producono solo un effetto temporaneo? E ancora, perchè si ottiene
facilmente un effetto volano, con non solo la ripresa, ma addirittura
l'aumento del peso originale? La risposta a queste domande è
semplice ma spesso trascurata...
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Il primo e madornale errore nel
considerare una dieta è farlo pensando si tratti di una semplice
questione calorico-matematica; in realtà, la dieta inizia nella
testa ed è lì che va sostenuta, e solo tenendo conto di questo
aspetto si può sperare di produrre risultati apprezzabili,
soprattutto nel lungo periodo.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Un dato spesso ignorato (volutamente
dai professionisti) è quello per il quale qualsiasi variazione di
dieta "gode" di un bonus di circa 2 settimane, nelle quali
il corpo si adatta al nuovo regime alimentare e durante il quale lo
stress prodotto dalla nuova condizione contribuisce alla perdita di
peso. Un altro errore molto comune (soprattutto nelle diete
home-made) è quello di credere che minore sia l'introito calorico
assunto e maggiore sarà la perdita di peso; questo concetto è
viziato dal principio, in quanto tratta l'organismo come se fosse un
semplice calcolatore, mentre come organismo biologico, nel momento in
cui andiamo ad assumere una quantità troppo bassa di calorie
rispetto al necessario, otteniamo risultati differenti da quelli di
una mera sommatoria: il cervello attiva una specie di "modalità
risparmio energetico", dove inizia a dosare meglio i consumi
(pensa che ci siano condizioni ostili e quindi inizia a proteggere le
nostre scorte energetiche), col risultato che si introduce meno del
dovuto ma si consuma altresì meno del normale, soprattutto per
quanto riguarda i grassi (e si diventa molto più nervosi in quanto
lo stress ed il risparmio energetico vanno ad inficiare anche la
nostra sfera neuro-psicologica).</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
In quest'ottica assume un ruolo
importante il concetto di "Peso Mentale"; il nostro corpo
ha una sorta di memoria fisiologica che registra un determinato peso,
che è quello che probabilmente ha tenuto per il periodo di tempo più
lungo e che considera normale, ed ogni sforzo di variare questo
valore si scontrerà sempre con tale Set Point ,ben definito ed al
quale il corpo tendenzialmente mira (motivo per il quale si oscilla
spesso attorno ad un peso ben definito) . Questo ovviamente non
significa che non si possa modificare tale condizione, ma
semplicemente che l'unico modo per farlo permanentemente è prenderne
assoluta coscienza e lavorare con costanza per "resettare"
questo valore e portarlo al livello che ci interessa.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ovviamente questi non sono gli unici
motivi per cui le diete funzionano o meno, tuttavia sono
argomentazioni alle quali solitamente non viene data l'importanza
fondamentale che invece hanno, mentre viene data molta più rilevanza
al conteggio delle calorie che non sono solo un fattore soggettivo,
ma per molte persone limitante e stressante, con evidenti strascichi
successivi.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Per quanto riguarda invece l'effetto
volano, bisogna dare il giusto peso all'ambito che maggiormente lo
stimola, ovvero alla sfera psicologica, legata alla delusione; spesso
le diete sono generalizzate, preimpostate o autoregolamentate e
quindi, come tali (benchè ci saranno persone e professionisti più o
meno consci della problematica), si pongono obiettivi irreali e
metodologie insostenibili. Il risultato di questi regimi è spesso
discorde dalle aspettative individuali, e questo in determinati
soggetti crea un boomerang che non solo porta scoraggiati a
riprendere il peso perso, ma spesso addirittura a superarlo in preda
allo sconforto. <br />In parole povere, la dieta per la prova vestito
di un giorno o per una breve vacanza, quindi per una perdita di peso
a tempo determinato è una cosa; la dieta intesa come regime
alimentare per ottenere risultati e benessere a lungo termine è
invece tutta un'altra storia, che passa prima dalla mente piuttosto
che dal corpo.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLNF6A-pJWEmy7VeqkdiBNYTP0-vwGLfW-LqcC669UAFsAIi8-gFbEvishAiF80QxIvkZ5Ej8Dte48F9y4hOKPMGt4HukdjGaV51SQQ0D-yj4L2AFc4g-SDiXK0SJh7X6GPuYjO64Slts/s1600/iL+FALLIMENTO+DELLA+DIETA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLNF6A-pJWEmy7VeqkdiBNYTP0-vwGLfW-LqcC669UAFsAIi8-gFbEvishAiF80QxIvkZ5Ej8Dte48F9y4hOKPMGt4HukdjGaV51SQQ0D-yj4L2AFc4g-SDiXK0SJh7X6GPuYjO64Slts/s1600/iL+FALLIMENTO+DELLA+DIETA.jpg" height="414" width="640" /></a></div>
Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-1605871742394025962015-02-13T14:31:00.000+01:002015-02-13T14:37:37.414+01:00MENU' DI SAN VALENTINO<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
Ecco un piccolo esempio di
menù "afrodisiaco" e gustoso da proporre al vostro partner
per un San Valentino a lume di candela...</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
- Asparagi vestiti al
mopur.<br />
- Pasta al pesto di rucola e mandorle.<br />
- Medaglioni di
soia alle noci in crema di tartufo e funghi.<br />
- Fragole al
cioccolato con panna (un must).
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Asparagi vestiti al mopur.</b><br />
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
-Ingredienti per 2 persone-</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 10 asparagi con gambo</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 10 fettine di carpaccio di mopur
aromatico</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 1 confezione di blurisella (o
formaggio veg a preferenza)</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 1 confezione di pasta sfoglia
vegetale (rettangolare)</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- olio EVO q.b.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- lievito alimentare in scaglie</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- sale q.b.<br />
<br />
Procedimento</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
1)Pulite con cura gli asparagi,
togliendo la parte dura esterna e prestando attenzione a non rovinare
le punte, lessateli a vapore per 5-10 minuti, in modo da ammorbidirli
ma far loro mantenere una consistenza croccante.<br />
2)Spalmate la
blurisella (o un formaggio veg equivalente, oppure ancora del tofu
tritato) sul gambo dell'asparago e coprite con una fetta di
mopur.<br />
3)Tagliate in 10 strisce la sfoglia vegetale e avvolgetevi
il gambo, coprendo il mopur.<br />
4)Spolverate la punta con del lievito
in scaglie e fate gratinare a 180 gradi per una decina di minuti nel
forno. Se necessario aggiustate di sale.<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Pasta al pesto di rucola e
mandorle</b>.<br /><br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
-Ingredienti per 2 persone-</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 160 g di tagliolini veg</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 60 g di rucola fresca (tenetene un pò
per la decorazione)</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- alcune foglie di basilico</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 25 g di mandorle pelate</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- olio EVO q.b.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- una manciata di mandorle a lamelle</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 1 cucchiaio di lievito alimentare in
scaglie</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- sale e pepe q.b.<br /><br />Procedimento</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
1)Lavate ed asciugate la rucola ed il
basilico, tagliate grossolanamente e tritate il tutto insieme alle
mandorle intere ed al lievito, aggiungendo a filo un pò d'olio sino
ad ottenere un pesto omogeneo.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
2)Tostate le mandorle a lamelle
velocemente in padella, senza aggiugnere olio o spezie.<br />3)Preparate
la pasta e scolatela grossolanamente (in modo da lasciare un pò di
acqua di cottura) e mettetela in padella col pesto appena preparato
in modo da amalgamare a fuoco lento il tutto.<br />4)Impiattate la
pasta ed aggiungete le mandorle tostate, delle foglie di rucola ed
una spolverata leggera di pepe a decoro e guarnizione.<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>Medaglioni di soia alle noci in
crema di tartufo e funghi.</b><br /><br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
-Ingredienti per 2 persone-</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 6 medaglioni di soia disidratata</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 200 g di funghi champignon (o porcini
se preferite)</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 1 tartufo nero (o in sostituzione
dell'olio al tartufo o una crema di tartufo)</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 1 bicchiere di vino bianco fermo</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 20 g di noci sgusciate</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 1 confezione di panna vegetale</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- un pizzico di prezzemolo</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- sale e curry q.b.<br /><br />Procedimento</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
1)Reidratate accuratamente i medaglioni
di soia, lasciandoli a bagno anche più del necessario se occorre,
strizzateli con cura e metteteli da parte.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
2)Tagliate a fettine sottili i funghi e
fateli sfumare in padella con il vino bianco ed il prezzemolo,
aggiungendo anche il tartufo tagliato grossolanamente a
scaglie.<br />3)Aggiungete i medaglioni di soia in padella mentre
continuate a sfumare col vino bianco, fate scottare leggermente e poi
lasciate mantecare a fuoco lento aggiungendo la panna.<br />4)Spezzate
grossolanamente le noci e sommatele alla pietanza insieme ad un
pizzico di curry e di sale, lasciate insaporire per un paio di minuti
e servite.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<b>- Fragole al cioccolato
con panna.</b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
-Ingredienti per 2 persone-</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 1 cestino di fragole</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 1 barretat di cioccolato fondente</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 1 confezione di panna da montare veg</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Procedimento</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
1)Sciogliete la barretta di cioccolato
fondente a bagnomaria ed intingete le fragole, ben lavate, tenendole
dal picciolo.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
2)Montate la panna vegetale.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
3)Enjoy!</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Buon Appetito e Buon S. Valentino a
tutti!</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
P.s: Se il menù vi aggrada e decidete di seguirlo, postate le foto dei vostri risultati (anche io integrerò domenica con le foto aggiornate)! ^_^</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDtepDVEhElBz54FxodWN-Znpd4V-pDHkmVRbswDXu6kffEzYX-uOVElGTzgdF0rJUdInRMFb5PcWTgn3hm4zVVUpiMTzTV13KjdSQjYuCYC4dcdBUIeGBRl-KgnG9Ayoyrdx4xVGrmlI/s1600/San+Valentino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDtepDVEhElBz54FxodWN-Znpd4V-pDHkmVRbswDXu6kffEzYX-uOVElGTzgdF0rJUdInRMFb5PcWTgn3hm4zVVUpiMTzTV13KjdSQjYuCYC4dcdBUIeGBRl-KgnG9Ayoyrdx4xVGrmlI/s1600/San+Valentino.jpg" height="470" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-22558794018631634832015-02-09T18:53:00.002+01:002015-02-09T18:55:23.357+01:00LA PASSIONE DELLA NATURA: UN SAN VALENTINO SPECIALE<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ebbene si, i migliori afrodisiaci sono
soprattutto erbe e vegetali, perchè dunque non rendere ancora più
"speciale" l'imminente San Valentino sfruttandoli a nostro
vantaggio?!<br />
Innanzitutto, quali sono le caratteristiche che
rendono afrodisiaco un determinato alimento? Partendo dal presupposto
che la potenza dell'afrodisiaco è direttamente proporzionale alla
nostra volontà che lo sia (quindi il fattore placebo è determinante
per la "forza" dell'effetto finale), le qualità peculiari
dei cibi (ed erbe) classificati come tali è quella di favorire la
circolazione e di ridurre lo stress e migliorare l'umore; non di meno
alcuni agiscono direttamente sul sistema ormonale, aumentando il
desiderio e la fertilità.<br />
Ecco di seguito i principali alimenti
da sfruttare per organizzare una romantica, e passionale, serata di
coppia....<br />
<b>MANDORLE e FRUTTA SECCA</b>: sono considerati afrodisiaci
per la loro ricchezza in termini di nutrienti, come vitamine A ed E,
oltre alla presenza del ferro, utile per migliorare la circolazione
sanguigna; le mandorle venivano nell'antichità correlate alla forma
dei genitali femminili (e per questo esaltate), mentre le noci,
ricche di arginina, che agisce da vasodilatatore aumentando
l'afflusso di sangue anche nella zona pelvica, grazie a tale
caratteristica sarebbero state chiamate "Viagra"
naturale.<br />
<b>ASPARAGI</b>: sono ricchi di vitamine del gruppo B, di
potassio e di acido folico, che aumenta l'istamina, grazie alla quale
si può raggiungere l'orgasmo più facilmente; venivano inoltre
considerati afrodisiaci per la loro forma fallica.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>AVOCADO</b>: gli atzechi ne associavano la
forma ai genitali maschili, successivamente i preti cattolici lo
proibirono per il rimando ai genitali femminili, è sempre stato
considerato un frutto afrodisiaco; i suoi pregi sono un alto
contenuto calorico, una ricca quantità di acido folico, vitamine A,C
e B6 (quest'ultima nota per aumentare la produzione di testosterone)
e di potassio.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>FRAGOLE</b>: possiede diverse sostanze che
stimolano l'organismo, tra cui minerali (ferro, calcio, fosforo,
sodio, silice e bromo), vitamine C, B1 e B2 e alcuni acidi organici
(acido salicilico, acido tartarico ed acido citrico). La loro forza
sta tuttavia nel simbolismo sensuale che le accompagna, perchè
rappresentano il frutto del piacere sin dai tempi antichi.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>BANANE</b>: è ricca di elementi
energetici, come minerali quali magnesio e potassio e vitamina B;
contiene inoltre bromelina, un enzima che aumenta la libido maschile
e combatte l'impotenza. Oltre a questo, è ricca di triptofano, un
amminoacido collegato alla serotonina, che migliora l'umore,
allontanando lo stress. In passato era considerata simbolo di
fertilità per la sua chiara forma fallica.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>CIOCCOLATA</b>: stimola il rilascio di
dopamina, la sostanza che stimola la sensazione di gratificazione nel
nostro cervello, allontanando stress e malumore; contiene inoltre,
come la banana, triptofano, che aumenta il rilascio della serotonina
e caffeina, che funge da stimolante. Agisce quindi soprattutto sul
sistema nervoso, aumentando il piacere e, secondo alcuni studi, la
voglia.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>FICO</b>: sono ricchi di flavonoidi ed
antiossidanti, che possono aumentare la resistenza sessuale; tuttavia
è la loro storia a renderli afrodisiaci, visto che sia gli antichi
Greci li associavano all'amore ed alla fertilità.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>ZENZERO</b>: le sue virtù amorose
riguardano soprattutto la sua capacità di stimolare la circolazione
sanguigna, garantendo un maggior afflusso di sangue agli organi
sessuali; per questa ragione in Asia viene considerato una spezia in
grado di rinvivorire l'energia maschile tanto da essere indicato come
"Viagra" naturale. Viene utilizzato come ricostituente e
contro l'astenia sessuale.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>PEPERONCINO</b>: è l'afrodisiaco per
antonomasia, difatti le sue proprietà ne fanno un potente
vasodilatatore, che aumenta il flusso sanguigno, la temperatura e
tonifica le pareti arteriose. Ricchissimo di vitamine, in particolare
C ma anche A,B2,E,PP e K2, di minerali e di antiossidanti; la sua
nomea afrodisiaca è anche frutto della capsaicina, la sostanza che
lo rende piccante!</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>MACA</b>: era usata dagli Incas che la
consideravano divina e destinata al nutrimento dei nobili e dei
guerrieri per la sua ricchezza di principi nutrienti, ha proprietà
utili al sistema respiratorio, aiuta contro l'invecchiamento ed
aumenta la resistenza muscolare. Oggi è utilizzata per il
trattamento delle disfunzioni sessuali, in quanto pare stimoli la
produzione di spermatozoi e la libido di ambo i sessi.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>TARTUFO</b>: si deve la sua presenza nei
cibi afrodisiaci soprattutto per la sua esclusività, in quanto il
principio attivo che lo renderebbe "amoroso" sarebbe
l'androsterone, una sostanza ormonale dei maiali maschi che
attirerebbe le scrofe, e quindi si è ipotizzato per analogia che sia
lo stesso per l'uomo.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>GINSENG</b>: i suoi principi attivi, i
ginsenosidi, pare abbiano un effetto simil-estrogeno e che stimolino
la circolazione pubica, permettendo una maggior prestanza e
risvegliando il desiderio sessuale di ambo le parti; anche questa
radice è utilizzata in Oriente come sostituto naturale del Viagra.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>GUARANA'</b>: è una pianta stimolante che
in amazzonia veniva utilizzata come rinvigorente e tonificante; da
allora è considerato un forte afrodisiaco, capace di migliorare le
prestazioni sessuali e di rinnovare energia e desiderio.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b>FRUTTO DELLA PASSIONE</b>: il nome è
totalmente ingannevole, in quanto la "passione" cui fa
riferimento non è quella amorosa ma quella di Cristo. Il nome gli fu
dato dai Gesuiti che lo utilizzarono per spiegare la passione di
Cristo agli Indiani che cercavano di convertire. Venne preso come
esempio in quanto al centro della corolla del fiore, circondata di
blu, si trova un groviglio di filamenti che ricorda una corona di
spine, mentre il pistillo del fiore rimanderebbe ai chiodi della
crocifissione.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Insomma, benchè la natura ci fornisca
una gran quantità di alimenti considerati afrodisiaci, la realtà è
che ci offre un sacco di espedienti e di consigli per realizzare
qualcosa di un pò speciale da condividere con il nostro partner;
l'afrodisiaco reale è infatti all'interno della coppia, e con questa
consapevolezza preparate dei gustosi manicaretti in un ambiente
confortevole, curandovi però di essere voi stessi l'afrodisiaco più
importante. ^_^</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8Z_ZuTtjJdPJdkBlXhcfDuhwWy98UN4vkECNTsQfwPxWYojBHJMEQM1X79vMps1XAEoF2MhvQ1mJpOsjtYiiWogNiEYsa_X-Hgk5n5JiCQjcboK5Kz6BhcGzBFOILpZ5zFpZBxpxSVeA/s1600/frutti+afrodisiaci.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8Z_ZuTtjJdPJdkBlXhcfDuhwWy98UN4vkECNTsQfwPxWYojBHJMEQM1X79vMps1XAEoF2MhvQ1mJpOsjtYiiWogNiEYsa_X-Hgk5n5JiCQjcboK5Kz6BhcGzBFOILpZ5zFpZBxpxSVeA/s1600/frutti+afrodisiaci.jpg" height="564" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-12366117153256605122015-02-05T16:48:00.001+01:002015-02-05T16:48:15.254+01:00IL MEDIOEVO ALIMENTARE: LA COLAZIONELa colazione è il pasto più importante della giornata e va fatto
bello ricco.... FALSO!<br /><div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
La colazione è il pasto col maggior
rischio ingolfamento della giornata e come tale va fatto il più
leggero possibile (quando non saltato del tutto); immaginate il
vostro corpo al mattino che si risveglia, dopo un bel riposo, lo
vedete? Eccolo che, con calma, sta avviando tutte le funzioni
cognitive e motorie proprie dello stato di veglia, un bel lavoro dopo
essere stato a "riposo" per tutta la notte; di tutta
risposta noi gli diciamo: "Visto che non hai niente di meglio da
fare, ti fornisco tutta questa pappardella di roba da digerire, così
mi dai energie!"...
</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
In pratica, attraverso al colazione, noi diamo al nostro corpo del
lavoro extra con la convinzione, invece, di stare facendo una cosa a
lui gradita, per la quale ci ripagherà nel brevissimo periodo
fornendoci un surplus energetico; non riesco a sottolineare l'assurdo
della cosa: noi per ottenere una illusoria energia immediata
inficiamo la funzionalità energetica del nostro organismo
,affaticandolo e ottenendo nei fatti il risultato opposto, ovvero
quello di CONSUMARE energia, per la digestione dei cibi, ancor più
gravosa vista la condizione di torpore dell'organismo.<br />In ausilio
di queste affermazioni vi sono le caratteristiche dei cicli
circadiani, di cui abbiamo parlato in un articolo precedente e che
regolano i ritmi biologici di tutte le persone che seguono il ciclo
giorno-veglia e notte-riposo; in base a queste conoscienze, noi
sappiamo che la mattina, sino a mezzogiorno, il nostro organismo è
nella fase di eliminazione, ovvero quella fase dove si ripulisce da
scorie e residui del giorno precedente (e non solo). Introducendo del
cibo prima di mezzodì, quindi, interrompiamo il naturale processo di
depurazione fisiologico, che si rende tanto più necessario quanto
meno è curata l'alimentazione o le proprie abitudini nutrizionali;
attraverso il "digiuno della colazione" si possono
eliminare tutta una serie di problemi minori che affliggono la
stragrande maggioranza delle persone "occidentali", come ad
esempio pesantezza, acidità di stomaco, stanchezza cronica, finanche
nervosismo e stress, in quanto il prolungamento del processo di
depurazione da cena al pranzo successivo favorisce una migliore
pulizia dell'organismo, con conseguente aumento di funzionalità ed
efficienza.</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
D'altronde, è l'etimologia stessa della parola che ce lo dice:
colazione deriva dal termine latino <i>collatio</i>, ovvero "mettere
insieme"; questi era il nome del pasto che si faceva riuniti
alla sera, nulla a che vedere con la nostra usanza mattutina, anzi,
era l'esatta descrizione del pasto serale, ovvero la cena! Era questi
ad essere considerato il pasto più importante della giornata, quello
nelle tarde ore pomeridiane prima del calar del Sole o subito dopo (a
seconda delle stagioni e della latitudine); in tal senso ci vengono
in ulteriore aiuto e conferma i ritmi circadiani, in quanto l'orario
di "appropriazione" del cibo si trova tra le 12 e le 20,
nel lasso di tempo nel quale in origine si consumava il pasto
principale della giornata. Non stiamo neanche disquisendo del Mito
della colazione (il mito nasce dal passato, dove la colazione non
esisteva come la intendiamo noi), ma della scelta relativamente
moderna di introdurre e valorizzare questo pasto sino ad osannarlo
oltre ogni ragionevole beneficio; tradizione e cultura, ecco i
moventi della colazione, sicuramente non benessere e salute nel senso
assoluto del termine.<br />Detto questo, se proprio si vuole transigere
per le più disparate ragioni, fosse anche solo il piacere del gusto,
la miglior scelta ricade in bevande naturali, possibilmente
centrifugati di frutta e verdura crudi, oppure in piccole dosi di
frutta fresca; questi alimenti, vantando dei carichi calorichi e dei
tempi digestivi inferiori, sono quelli che meno incidono (ma comunque
lo fanno) sui nostri processi depurativi biologici mattutini, e che
forniscono energia in tempi relativamente più brevi.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEq1kxOk-dG9jrYYizp3k7FWsZmKHX_z0ZKIRP2gDJvgxPqYpTqwkae0_spY4fQTbddS1slYDNWPWcQH3LIwz8t3uYtNbo1W1v0qNldgLO_lrAZXxrDJH83Kx9o0Zo0Ch0XfC2Gt9529A/s1600/La+truffa+della+colazione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEq1kxOk-dG9jrYYizp3k7FWsZmKHX_z0ZKIRP2gDJvgxPqYpTqwkae0_spY4fQTbddS1slYDNWPWcQH3LIwz8t3uYtNbo1W1v0qNldgLO_lrAZXxrDJH83Kx9o0Zo0Ch0XfC2Gt9529A/s1600/La+truffa+della+colazione.jpg" height="486" width="640" /></a></div>
<br />Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-49358959482691660542015-02-04T14:51:00.000+01:002015-02-04T14:51:20.885+01:00INSALATA "FERROSA"Per concludere "l'inno al ferro"
di questi ultimi articoli, ecco una ricetta deliziosa ricca di
nutrienti e di questo minerale importantissimo, oltre che di vitamina
C per favorirne l'assorbimento!
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
-Ingredienti per 4 persone-</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 100 g di foglie di spinaci ben lavate</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 100 g di tofu</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 80 g di pistacchi sgusciati</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- 100 g di germogli di soia</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- succo di un limone</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- olio EVO</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- salsa di soia</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- cumino e curcuma</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
- sale e pepe qb.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Procedimento<br /><br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
1)Lavate bene le foglie di spinaci e
mettetele in un'insalatiera capiente.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
2)Tagliate a dadini il tofu ed
aggiungetelo nell'insalatiera insieme ai pistacchi ed ai germogli di
soia.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
3)Spremete il limone e unitelo a 2
cucchiai di olio EVO e 2 di salsa di soia, mescolate sino ad ottenere
una sorta di cremina con la quale condire l'insalata.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
4)Aggiungete un cucchiaino scarso di
curcuma ed uno di cumino, un pizzico di pepe e, se necessario, un
pizzico di sale. Servite e gustate!</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Buon Appetito!</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimlxtNHl8GeVuy4vx8YN7iwjb2lQRlLmESk-xna7ey_J680DwULjb-XtPnNQPbH3tndIfLPD4BUdOXTYFMPoJi5cBplk8nGmalVM-fdXuwyZgc_wj38IluyEC6ETi5mFmr559qBwlmBTs/s1600/Insalata+ferrosa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimlxtNHl8GeVuy4vx8YN7iwjb2lQRlLmESk-xna7ey_J680DwULjb-XtPnNQPbH3tndIfLPD4BUdOXTYFMPoJi5cBplk8nGmalVM-fdXuwyZgc_wj38IluyEC6ETi5mFmr559qBwlmBTs/s1600/Insalata+ferrosa.jpg" height="610" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-78945109808161423232015-02-03T14:38:00.002+01:002015-02-03T14:41:10.568+01:00IL FERRO<span style="font-family: inherit;">Per completare il post "ferroso", ecco una tabella con le principali funzioni del ferro e con gli alimenti vegetali che ne sono più ricchi!</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgR6LheyQdY8Hiu0jsCDK1e4deiiJX6y2JWzoIaVsQ_ebabhPE9JsEjyvBtynsHP_lP7h77yuh7NsApmYvWAsL61qDyqtAug4YoK0OSG4bJL-yL1xsVZRPuUIQdatBqhgycwWXpcYbrB2U/s1600/propriet%C3%A0+ferro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgR6LheyQdY8Hiu0jsCDK1e4deiiJX6y2JWzoIaVsQ_ebabhPE9JsEjyvBtynsHP_lP7h77yuh7NsApmYvWAsL61qDyqtAug4YoK0OSG4bJL-yL1xsVZRPuUIQdatBqhgycwWXpcYbrB2U/s1600/propriet%C3%A0+ferro.jpg" height="640" width="640" /></a></div>
<br />Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-48557532185772667602015-02-02T14:37:00.000+01:002015-02-03T14:42:32.963+01:00IL MEDIOEVO ALIMENTARE: VEG-ANEMIA<div style="line-height: 0.6cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;">"Hai
l'anemia? Allora devi mangiare la carne di cavallo!"</span></div>
<div style="line-height: 0.6cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;">Quante
volte avete sentito questa storia? Chiunque si sia trovato in carenza
di ferro ha dovuto sorbirsi questa "diagnosi" dal proprio
medico curante, salvo rari ed eccezionali casi; ma è la verità?
Ovviamente no, o meglio, è anche vero che la carne è fonte di
ferro, ma questo non ne priva tutti gli altri alimenti, anzi; alcuni
alimenti vegetali non solo sono ricchi di ferro, ma altresì di un
gran numero di altri nutrienti benefici, a differenza degli alimenti
di origine animale, che presentano sempre al nostro organismo un
conto molto salato per i pochi servigi offerti.</span></div>
<div style="line-height: 0.6cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;">Tra
il ferro presente nella carne ed il ferro presente nei vegetali vi è
una sostanziale differenza, che porta, insieme ad altri motivi ben
lungi da quello salutistico (in primis il grande mercato che
accompagna l'industria della carne), a consigliare la prima ed
ignorare i secondi; questa differenza si identifica nel "suffisso"
EME.</span></div>
<div style="line-height: 0.6cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;">Il
FERRO EME è il ferro più biodisponibile, legato alle emoproteine
muscolari e presente esclusivamente negli alimenti di origine animale
(tranne che nei latticini), dove costituisce fino al 50% del ferro
presente; sotto questa forma viene assorbito indipendentemente dagli
altri elementi presenti.<br />Il FERRO NON EME è il ferro tipico dei
vegetali (costituisce anche la restante parte del ferro presente
negli alimenti animali), inorganico e meno biodisponibile, può
trovarsi sotto forma di due differenti ioni, Fe<sup>2+</sup> ferroso
o ferro bivalente e Fe<sup>3+</sup> ferrico o ferro trivalente; tra
le due, la forma bivalente viene assorbita più facilmente.
Attraverso il transito nello stomaco, i succhi gastrici favoriscono
la riduzione dello ione Fe<sup>3+</sup> in Fe<sup>2+</sup> , questo
comporta che in caso di alterazione dei processi digestivi e della
composizione e secrezione dei succhi gastrici, l'assorbimento del
minerale risulta ridotto.</span></div>
<div style="line-height: 0.6cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;">Per
riassumere, il ferro eme (animale) è maggiormente biodisponibile del
ferro non eme (vegetale), che a sua volta si divide in ione Fe<sup>2+</sup>
, meglio assimilabile, e Fe<sup>3+</sup> , meno assimilabile; questo
porta a definire le seguenti percentuali di assorbimento da parte del
nostro organismo: 2-10% del ferro fornito dai vegetali (non eme) e
10-30% di quello fornito dalle carni (sommando eme e non eme).</span></div>
<div style="line-height: 0.6cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;">Tuttavia,
tali discorsi non tengono in considerazione che vi sono diversi
fattori concorrenti all'assorbimento di questo prezioso minerale, e
che grazie a questi si possono sviluppare o debellare eventuali
carenze, indipendentemente dalla forma nella quale lo si assume; ad
esempio la vitamina C (acido ascorbico) e l'acido citrico contrastano
l'ossidazione dello ione ferro, mantenendolo in forma bivalente ed
aumentandone di molto la biodisponibilità. Il corpo moltiplica le
sue capacità di assorbimento quando si trova in una condizione di
carenza, cosa che avviene anche durante la gestazione, ed in queste
situazioni l'assorbimento può arrivare anche a triplicarsi; in
sostanza, più ferro abbiamo e meno ne assorbiamo, e viceversa. Anche
l'attività fisica incide positivamente sulla sua assimilazione. In
termini assoluti, la concentrazione di ferro nei vegetali risulta
spesso maggiore di quella presente negli alimenti animali,
ciononostante, per la sua natura interattiva con gli altri nutrienti,
finisce per essere vittima di cattive abitudini che ne pregiudicano
la resa, in particolare:<br />- I fitati e gli ossalati, di cui sono
ricchi specialmente legumi, cereali integrali, spinaci e cacao,
inibiscono l'assorbimento del ferro; per ovviare a questo problema è
utile ridurne i livelli attraverso la germinazione, la lievitazione o
la messa a mollo, così da ridurre la loro azione negativa, mentre
per gli spinaci è utile aggiungere del succo di limone prima di
consumarli.</span></div>
<div style="line-height: 0.6cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;">-
Dosi elevate di calcio e fosforo, latticini in primis, riducono
considerevolmente l'assorbimento del ferro, così come alte presenze
di zinco, perchè questi minerali competono tra loro.</span></div>
<div style="line-height: 0.6cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;">-
I tannini, presenti nel vino rosso, nel tè, nel caffè e nel
cioccolato, influenzano negativamente l'assimilazione del ferro,
pertanto è consigliabile assumerli lontano dai pasti; questi
alimenti contengono inoltre polifenoli, che si legano al<span lang="zxx">
ferro rendendo ulteriormente più difficile per il corpo fruirne.</span></span></div>
<div style="line-height: 0.6cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit; font-size: small;"><span lang="zxx">-
Farmaci e condizioni patologiche che vanno ad influire sui succhi
gastrici e sulla loro composizione, come ad esempio farmaci
antiacidi, antibiotici, ipocloridria, sindrome di malassorbimento e
dissenteria.</span></span></div>
<div style="line-height: 0.6cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Per
concludere, è un assunto completamente errato quello che per guarire
dall'anemia, o per prevenirla, si debba necessariamente ricorrere
alla carne, anzi, il fatto che bisogni seguire dei semplici
accorgimenti per ottenere un congruo assorbimento di ferro dai
vegetali finisce col responsabilizza il proprio stile alimentare,
donando all'organismo una quantità superiore e ampiamente migliore
di nutrienti, ed evitando le inesorabili problematiche legate al
consumo della carne.</span> </span></span>
</div>
<div lang="zxx" style="line-height: 100%;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhXnJ01vgXxw-MZzOzlQJR_3YrdpC5OWgvmiJvghawTZLU6Ve30fLK2im_Z9pHNXZmb0ThN0BN4S58wnhLgVMex77nhKQo-s5j0FMeLLE22v-V0bV3YUZUhV25lCcOsQlZIhfPjL3QRsU/s1600/Ferro+Eme+Vs+No+Eme.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhXnJ01vgXxw-MZzOzlQJR_3YrdpC5OWgvmiJvghawTZLU6Ve30fLK2im_Z9pHNXZmb0ThN0BN4S58wnhLgVMex77nhKQo-s5j0FMeLLE22v-V0bV3YUZUhV25lCcOsQlZIhfPjL3QRsU/s1600/Ferro+Eme+Vs+No+Eme.jpg" height="640" width="384" /></a></div>
<div lang="zxx" style="line-height: 100%;">
<br /></div>
Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-56578086240803781002015-01-31T19:04:00.000+01:002015-02-02T14:54:36.328+01:00I BENEFICI DEI SEMI 2: LA FRUTTA SECCA
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Dopo aver trattato i semi più simili al nostro immaginario di tale
elemento, andiamo e vedere quella che comunemente viene chiamata
frutta secca, ma che in realtà altro non è se non semi di fattezze
differenti. In questa categoria troviamo: mandorle, noci, pistacchi,
nocciole, pinoli, arachidi ed anacardi; sono ricchi di grassi
insaturi (più salutari, omega 3 ed omega 6 in primis) e presentano
un alto valore calorico, per cui è consigliabile assumerne con
criterio (ogni 100 g contano circa 600 calorie, quindi meglio non
mangiarle a completamento di un lauto pasto). Sono ricchissimi di
sali minerali e vitamine, nonchè di proteine, ragion per cui vengono
spesso consigliati a chi fa intensa attività fisica. Infine, sono
ricchi di fitoestrogeni e fitosteroli, che aiutano reciprocamente ad
affrontare mestruazioni e menopausa i primi e colesterolo i secondi.
Facilita il transito intestinale, utile contro la stipsi e aiuta il
fegato riducendo le infiammazioni.<br />Andiamo ora ad elencare col le
rispettive proprietà questi gustosi alimenti.</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-style: normal;"><b>Mandorle</b></span></strong><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">:
sono ricche di proteine e di fibre, grazie alle quali vantano
proprietà lassative; sono anche ricche di vitamine (soprattutto B2
ed E) e numerosi sali minerali (manganese, magnesio, rame, potassio,
calcio e fosforo, in particolare sono i frutti secchi con la maggior
quantità di questi ultimi due). Per le loro proprietà energetiche
vengono spesso consigliate agli sportivi, ma anche in caso di forte
stress mentale. Grazie alla presenza dei grassi insaturi, uniti alla
vitamina E, attenua i rischi di patologie cardiocircolatorie.</span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-style: normal;"><b>Noci</b></span></strong><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">:
s</span></span><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">ono
le più ricche di grassi insaturi "buoni", e questo le
rende il seme più calorico tra la frutta secca; troviamo una buona
concentrazione proteica (con la presenza dell'arginina, utile per la
prevenzione dell'alteriosclerosi), quantità rilevanti di minerali
(fosforo, potassio, zolfo, rame, calcio, ferro, zinco, magnesio) e di
vitamine (B1, B2, B6, E). Le loro proprietà nutrizionali le fanno
consigliare per ridurre il rischio di colesterolo e malattie
cardiocircolatorie, nonchè per prevenire malattie dovute alla
carenza di zinco e forme tumorali.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-style: normal;"><b>Pistacchi</b></span></strong><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">:
sono ricchi di vit</span></span><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">amine
(A, B1, B2, B3, B5, B6, C ed E), contano la maggior concentrazione
tra la frutta secca in quanto a contenuto di ferro e potassio, ma
sono anche ben forniti di calcio, fosforo, manganese e rame. Come gli
altri, contano un ottimo apporto di grassi insaturi omega e di
proteine, oltre ad altre utili sostanze tra cui spiccano gli
isoflavoni, dalle proprietà antitumorali; grazie a questo spettro di
nutrienti, i pistacchi sono indicati, oltre che per le patologie
cardiovascolari ed il diabete, anche per prevenire il rischio di
contrarre il cancro.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-style: normal;"><b>Pinoli</b></span></strong><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">:
sono i più ricchi di proteine, ma presentano una concentrazione
inferiore (benchè comunque presente) di minerali, quali manganese,
magnesio, ferro, calcio, potassio, fosforo, zinco e sodio; </span></span><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">contengono
provitamina A, vitamina E, C, J, K e vitamine del gruppo B e una
buona quantità di fibre. Sono consigliati come integratore
energetico contro lo stress sia fisico che mentale, ma con un occhio
ai quantitativi, data l'elevata concentrazione calorica.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-style: normal;"><b>Anacardi</b></span></strong><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">:
contengon</span></span><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">o
un’alta percentuale di acidi grassi insaturi, vitamine A, C, K, E e
vitamine del gruppo B e proantocianidine, sostanze antitumorali;
hanno buone quantità di rame e magnesio, oltre a calcio, fosforo,
potassio, ferro, zinco e selenio. Proteggono, oltre al sistema
cardiocircolatorio, il sistema oculare, e aiutano a contrastare gli
effetti del diabete, del colesterolo, dell'osteoporosi e delle forme
cancerose (soprattutto del cancro al colon).</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-style: normal;"><b>Arachidi</b></span></strong><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">:
sono... leguminose! Le classifichiamo comunemente come frutta secca
ma in realtà sono sorelle di piselli, lenticchie e ceci; ricche di
proteine quasi quanto i pinoli, presentano un'elevata concentrazione
di fibre e di antiossidanti, come il resveratrolo. Vantano ottime
concentrazioni di sali minerali (ferro, zinco, potassio, fosforo,
magnesio, manganese, rame) e di vitamine del gruppo B, con presenza
anche di vitamina E e PP; inoltre presentano un a</span></span><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">lto
contenuto di arginina ed acido folico, insieme al coenzima Q10, utile
per tutto l'organismo. Sono consigliate per contrastare gli effetti
dell'invecchiamento e per energizzare l'organismo; i loro nutrienti
aiutano a prevenire tumori, malattie cardiovascolari e malattie del
sistema nervoso, aiutando anche nel trattamento delle emicranie.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-style: normal;"><b>Nocciole</b></span><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">:
sono ricche di vitamine, a partire da quelle del gruppo B (B1, B2,
B3, B5, B6), vitamina C, K, J ma, soprattutto, di vitamina E;
presentano diversi sali minerali (c</span></span><strong><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">alcio</span></span></strong><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">,
fosforo, potassio, manganese, rame, selenio, zinco, </span></span><strong><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">ferro</span></span></strong><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">
e magnesio), ricche anche dei "soliti" grassi insaturi e
con un apporto calorico elevato quasi quanto quello delle noci, che
le rende molto energetiche. Grazie al connubio di vitamine C ed E,
unito agli antiossidanti, forniscono un valido aiuto per contrastare
l'invecchiamento e rinforzare l'organismo.</span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7y65gAMSrZ6uAUG9r3f4BvIkDqFU0Ks5vgxwkmDK9vscDBiWSKih9SmB01KsyNG7U0pP4tHwGsYwpo58AIh-E_ockWlhClqsVzxH-LA97E41ru9z6HAbDbq5Y5ZWGoAU1jdMbP3rqX7o/s1600/Frutta+secca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7y65gAMSrZ6uAUG9r3f4BvIkDqFU0Ks5vgxwkmDK9vscDBiWSKih9SmB01KsyNG7U0pP4tHwGsYwpo58AIh-E_ockWlhClqsVzxH-LA97E41ru9z6HAbDbq5Y5ZWGoAU1jdMbP3rqX7o/s1600/Frutta+secca.jpg" height="426" width="640" /></a></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-22548423343401561612015-01-29T11:23:00.001+01:002015-02-02T14:55:05.418+01:00CHICCHI RICCHI: I BENEFICI DEI SEMI
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
I semi sono presenti nella nostra alimentazione da tempo, conosciuti
in parte sotto il nome di "frutta secca", ed i loro
benefici sono ormai ampiamente riconosciuti; oltre a quelli che
comunemente mangiamo (noci, nocciole, pistacchi, mandorle...), ve ne
sono di meno rinomati, più simili alla nostra concezione di sementi,
che altresì apportano notevoli proprietà benefiche al nostro
organismo, soprattutto perchè, a differenza degli altri, non
subiscono il dannoso processo di tostatura. In virtù del fatto di
essere consumati crudi, forniscono un'ottima quantità di nutrienti
come vitamine, minerali, proteine ed enzimi, sono ricchi di fibre e
grassi salutari. La maniera più comune di consumarli è
aggiungendoli alle insalate, ma si abbinano bene anche ai cereali ed
alla pasta; in ogni caso, è consigliabile, come avviene anche per i
germogli, non esagerare con questo "super-food", e
conservarlo in maniera adeguata (in assenza di umidità). Andiamo ora
ad analizzarli individualmente per scoprirne i pregi specifici.</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<b>SEMI DI SESAMO</b>: sono tra i più conosciuti ed utilizzati,
facilmente digeribili e molto nutrienti, sono ricchi di minerali,
proteine e grassi insaturi (omega 3 ed omega 6). Per andare
maggiormente nel dettaglio sul loro apporto minerario, forniscono:
ferro, fosforo, magnesio, selenio, potassio, zinco, rame e calcio;
grazie alla loro ricchezza in tal senso, sono molto utili per
l'apparato scheletrico (quindi prevengono l'osteoporosi), per
l'apparato cardiocircolatorio (che beneficia inoltre degli acidi
grassi omega) e per il sistema immunitario (che beneficia del
contenuto di zinco e rame). Sono inoltre una ricca fonte di vitamine
del gruppo B. Sono l'ingrediente principale del Gomasio, che è un
insaporitore giapponese utilizzato al posto del sale, utile per
ridurne il consumo (in questo prodotto tuttavia i semi sono tostati).</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-style: normal;"><b>SEMI
DI LINO</b></span><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">:
sono rinomati soprattutto per l'olio, ma i semi, benchè
difficilmente consumabili allo stato naturale (il loro duro
rivestimento è di difficile digestione), sono ricchissimi di
proprietà utili al nostro organismo; possiedono un alto contenuto di
minerali (soprattutto fosforo, rame, magnesio e manganese), circa il
20% di proteine, una massiccia dose di acidi grassi polinsaturi
(omega 3 ed omega 6) e diverse sostanze utili quali i lignani e la
mucillagine. Per usufruirne è quindi preferibile triturarli, avendo
cura di bere adeguatamente vista la loro proprietà di assorbire
acqua sino a 6 volte il loro peso. Sono molto utili per contrastare
la stipsi e le coliti, grazie al ricco contenuto di fibre e
mucillagini, funzionali anche per i disturbi intestinali; il loro
altissimo contenuto in lignani inoltre aiuta nella prevenzione del
cancro, nella riduzione della placca arteriosclerotica e nella
stabilizzazione dei livelli ormonali nelle sindromi premestruali e
nella menopausa (sono fitoestrogeni). Per quest'ultimo motivo se ne
sconsiglia il consumo alle donne incinte o che allattano, in quanto
vi sono pareri discordanti sugli esiti nel bambino. In ultimo, grazie
,oltre che ai lignani, agli acidi grassi, aiutano il sistema
cardiocircolatorio e prevengono le malattie cardiache. Un loro
utilizzo utile in cucina è quello di sostituirli all'uovo come
addensante unendo il trito ad un pò di acqua.</span></span><span style="font-style: normal;"><b>SEMI
DI CHIA</b></span><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">:
sono tra i cibi più salutari al mondo, ricchissimi di vitamine e
minerali, fonte di proteine ed antiossidanti e tra i primi come
quantità di acidi grassi omega 3; col loro consumo si possono lenire
e migliorare moltissime patologie, soprattutto cardiopatie, diabete
ed obesità. La sostanziosa presenza di mucillagini fa si che questi
semi siano fortemente idrofili, assorbendo acqua sino ed oltre 12
volte il loro peso; questo favorisce il transito intestinale,
contrastando la stitichezza, e non solo, data la commistione di
questa caratteristica con la loro capacità depurativa, in questo
transito raccolgono anche le tossine da eliminare. La gelificazione
dovuta a queste mucillagini è inoltre molto utile per contrastare il
diabete, in quanto il gel risultante, nello stomaco, rallenta la
scomposizione dei carboidrati in zuccheri, evitando eventuali picchi
glicemici; questo processo induce inoltre un maggiore senso di
sazietà, prolungandolo, aiutando quindi nella perdita di peso. Sono
ricchi di calcio, ferro, magnesio e potassio, aiutano ad abbassare il
colesterolo e prevengono l'invecchiamento cellulare, grazie all'alto
contenuto di antiossidanti.</span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<b>SEMI DI ZUCCA</b>: sono ricchissimi di elementi nutritivi, in
particolare di magnesio, grazie al quale sono utilissimi per il
nostro organismo (vedi il post precedente sulle proprietà del
magnesio); inoltre presentano un basso contenuto di grassi saturi e
di zuccheri, quindi sono indicati anche per fare degli spuntini
durante la giornata. Oltre al sopracitato minerale, contengono buone
quantità di magnesio, rame e zinco, sono inoltre ricchi di proteine,
vitamina E, acido linoleico e di fitosteroli, sostanza utile ad
abbassare il colesterolo. Sono inoltre ricchi di triptofano,
precursore della serotonina, che favorisce un buon riposo al nostro
corpo; infine, pare abbiano degli effetti antinfiammatori, per i
quali sono stati utilizzati sin da tempi più antichi.</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<b>SEMI DI PAPAVERO</b>: sono ricchi di manganese, calcio, grassi
omega 6 e vitamina E; grazie a questo sono un valido aiuto per la
salute dell'apparato scheletrico e per contrastare l'azione dei
radicali liberi. Possiedono inoltre, come i semi di zucca,
fitosteroli (utili per il colesterolo).<br />Grazie al loro blando
effetto sedativo e calmante sono impegati come rimedio naturale verso
ansia e stress, in aiuto al sistema nervoso centrale.<br /><b>SEMI DI
GIRASOLE</b>: sono ricchi di vitamine A, D, E e di quelle del gruppo
B (compresa la B12); sono ricchi di minerali (magnesio, ferro, zinco,
manganese, potassio, calcio, rame e cobalto), grassi buoni e
proteine. Tra i semi oleosi sono quelli col minor contenuto
calorico.<br />Aiutano ad evitare l'insorgere di patologie
cardiovascolari, regolano il colesterolo, sono ricchissimi di
antiossidanti e grazie all'alto contenuto di B12 aiutano il sistema
nervoso.<br /><b>SEMI DI CANAPA</b>: sono ricchi di vitamina E, di
calcio, magnesio e potassio, tuttavia la loro caratteristica
peculiare è quella di avere non solo una ottima dose di proteine, ma
di possedere tutti gli amminoacidi essenziali contemporaneamente!
Questo gli consente di essere considerati alimenti proteici completi,
con i vantaggi del caso. Come gli altri semi, sono anch'essi ricchi
di grassi polinsaturi buoni omega 3 ed omega 6, nella loro
proporzione reciproca ottimale. Grazie alla loro presenza sono molto
utili per contrastare e prevenire i disturbi di natura
cardiovascolare e non solo, anche artriti, colesterolo e malattie
respiratorie.</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-idaFfdCSYR1QC5ae5R376BOGzVL36O_RrbGE9drJ8JiXtX9cSuCRWLlUQYvUiJ38utBRZDfs5fs16X7NBGBuamEC751kmM3eHA-bq1DU8Z-npWHMFDDqvTFrIeDpOrx3gwTyZm1Fx1k/s1600/I+Semi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-idaFfdCSYR1QC5ae5R376BOGzVL36O_RrbGE9drJ8JiXtX9cSuCRWLlUQYvUiJ38utBRZDfs5fs16X7NBGBuamEC751kmM3eHA-bq1DU8Z-npWHMFDDqvTFrIeDpOrx3gwTyZm1Fx1k/s1600/I+Semi.jpg" height="360" width="640" /></a></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-35110600220791234482015-01-28T13:02:00.000+01:002015-01-28T13:02:15.109+01:00IL POMPELMO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1_o6jhctDekp8n1LUcWamgfHYOy-zO8OSSZJVWFKP0VhraoJEXr_RLxpnzhoR3-ayC_ERZxnmxK0nnc0no3eVHtUkQa7nLmv4_O2krlUFF8lh75GINyFbDc1f2KcRSxRshlkhSjQJA6w/s1600/Pompelmo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1_o6jhctDekp8n1LUcWamgfHYOy-zO8OSSZJVWFKP0VhraoJEXr_RLxpnzhoR3-ayC_ERZxnmxK0nnc0no3eVHtUkQa7nLmv4_O2krlUFF8lh75GINyFbDc1f2KcRSxRshlkhSjQJA6w/s1600/Pompelmo.jpg" height="426" width="640" /></a></div>
<br />Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-29670684939163404382015-01-27T11:40:00.001+01:002015-02-02T14:55:38.989+01:00CARNEINOMANI, SOLO ABITUDINE O... DIPENDENZA?
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Succede spesso che le persone abituate a mangiare significative
quantità di carne, nel momento in cui venga meno questo apporto, si
sentano deboli e spossate; sappiamo che questo principio è spesso
dovuto al processo di disintossicazione che ne accompagna
l'eliminazione dalla dieta, ma in parte è anche dovuto al fatto che
la carne sviluppa una vera e propria forma di dipendenza, grazie ad
alcune sostanze stimolanti, in particolare alcune purine quali
l'ipoxantina, l'acido inosinico e l'acido guanilico. Queste sostanze
derivano dalla degradazione degli acidi nucleici ed hanno una
struttura chimica del tutto simile a quella di elementi che
comunemente creano una qual sorta di dipendenza, in quanto stimolanti
del sistema nervoso centrale, come la <em><span style="font-style: normal;"><b>teofillina</b></span></em><em>
</em>del tè, la <b>teobromina</b><em> </em>del cacao e la <b>caffeina</b><em>
</em>contenuta nel caffè e nel tè. E' risaputo che tali sostanze
infatti producono una sensazione di vitalità ed energia immediata
(anche se spesso solo apparente), e che, se ingeriti abitualmente,
danno vita a spossatezza o malumore in caso di mancata assunzione. La
base purinica ipoxantina è inoltre precorritrice dell'acido urico,
che abbiamo visto risultare dannoso per il nostro organismo (i
quantitativi derivati dal consumo di carne sono troppo elevati);
anche alcuni vegetali presentano contenuti significativi di purine,
come spinaci, cavolfiori e legumi, tuttavia queste appaiono molto
meno dannose rispetto a quelle derivanti dagli alimenti animali
(probabilmente per la presenza di molti altri principi nutrizionali
nelle verdure, che ne attenuano gli eventuali effetti negativi).</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Molte persone sono quindi Carneinomani senza saperlo, dipendenti da
questo alimento che spesso si somma ai grassi ed al sale, che come
abbiamo visto creano a loro volta dipendenza, confezionando un
prodotto con un ascendente psicofisico notevole, ma un impatto
salutistico, etico ed ambientale di gran lunga maggiore.
</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX5-q5wZZsxxodkyp-qRk0Xoe1q47MG78PtiTUab3Dg1RkzodpS4fHIhrZO-lw7ELZ56Z_ko5wkmSjvgh5XA-dbuMjOBZGZ_CinYzTiXafBec-GyN5YrXj4LZHXZOdbOkMZdAXBSjoaiA/s1600/Carneinomani.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX5-q5wZZsxxodkyp-qRk0Xoe1q47MG78PtiTUab3Dg1RkzodpS4fHIhrZO-lw7ELZ56Z_ko5wkmSjvgh5XA-dbuMjOBZGZ_CinYzTiXafBec-GyN5YrXj4LZHXZOdbOkMZdAXBSjoaiA/s1600/Carneinomani.jpg" height="360" width="640" /></a></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-38234024033091202372015-01-26T12:40:00.000+01:002015-01-26T12:40:10.164+01:00IL MAGNESIO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPQoan8N1GerHvRtcjwHeMM1xjejV-TOEdETTIP7KItJkTiWWNzmNG0wR__fjnYOtxbtA8oOTxFN1PAeCXNjr5IWuQVCLN28TSE8wxjN8Gpa7DlQyAZPwRlBFhbc3VSYHwzz4OpPZ8AHw/s1600/Magnesio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPQoan8N1GerHvRtcjwHeMM1xjejV-TOEdETTIP7KItJkTiWWNzmNG0wR__fjnYOtxbtA8oOTxFN1PAeCXNjr5IWuQVCLN28TSE8wxjN8Gpa7DlQyAZPwRlBFhbc3VSYHwzz4OpPZ8AHw/s1600/Magnesio.jpg" height="424" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHR2OJbnOFUsv-uoRMx8SrU6F_6SARXy0Cl6RkReNs7q7_9FvX3WuVJlhMHGcd_JbIMwRTYy5Xz8iSDLTcLQTe2hJ5nmik2p_etD0XFPNXO8b__fjbx6bGP78tc72gNTzpadYR9ccUsMM/s1600/Pompelmo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<br />Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-9534839455837673812015-01-25T13:55:00.001+01:002015-01-25T13:55:24.723+01:00IL MELOGRANO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjubVBGacoaOTDghMWqWEL0vb2ICmPzyTDbtI6MPFhzORqfrzzcO7Uc6olfzHYvHyHABvmwkm5IzYzHA7fVq860YUk5ukKQNvZNeR2bNKexXhZWbtmz99CasAWc8LR26-pvDT3GRrjIWX4/s1600/Melograno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjubVBGacoaOTDghMWqWEL0vb2ICmPzyTDbtI6MPFhzORqfrzzcO7Uc6olfzHYvHyHABvmwkm5IzYzHA7fVq860YUk5ukKQNvZNeR2bNKexXhZWbtmz99CasAWc8LR26-pvDT3GRrjIWX4/s1600/Melograno.jpg" height="474" width="640" /></a></div>
<br />Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-54651842647564961662015-01-23T19:01:00.001+01:002015-01-23T19:01:08.987+01:00SATURI DI GRASSI.... FIN DENTRO LE ARTERIE!<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;">Dopo
lo zucchero ed il sale, ecco la terza "droga" della nostra
alimentazione, che crea dipendenza al pari delle altre e, come
queste, contribuisce alla degenerazione del nostro stato di salute,
portando obesità, diabete, malattie cardiovascolari e cancro. </span></span></span></span></span>
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;">L'assunzione
di grassi pare scatenare la produzione di endocannabinoidi
all'interno del nostro intestino, a detta degli esperti, che generano
non solo dipendenza ma aumentano la voglia di mangiare ancora,
stimolando l'appetito e facendocene desiderare sempre di più; i cibi
grassi, infatti, interferiscono con il meccanismo fame-sazietà tra
stomaco e cervello, dando vita a questa reazione. Inoltre, annche in
questo caso, come avviene per lo zucchero, si attiva un meccanismo di
gratificazione legato alla loro assunzione, che può dare vita a vere
e proprie "crisi di astinenza", con annessi rischi di
ricadute ancor peggiori (è il caso del famoso effetto yo-yo legato
alla perdita di peso).</span></span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;">In
questo testo non tratterò i grassi idrogenati, cui riserverò un
articolo a parte; dobbiamo quindi distinguere tra i due tipi di acidi
grassi naturali presenti negli alimenti: saturi ed insaturi. Per
spiegare brevemente la differenza chimica tra i grassi saturi e
quelli insaturi, basti sapere che quelli saturi sono incapaci di
creare legami con altre molecole, mentre quelli insaturi presentano
uno o più doppi legami che gli permettono di essere maggiormente
digeribili dal nostro organismo, tra questi troviamo i celebri omega
3, 6 e 9; inoltre, i grassi saturi generalmente hanno una maggior
resistenza alla temperatura ed all'ossidazione, proprio per questa
loro maggiore compattezza.</span></span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;">I
primi si trovano soprattutto negli alimenti di origine animale (ed in
percentuali maggiori), mentre i secondi si trovano sia nei vegetali
che non; al nostro corpo, in quantità minime, sono utili entrambi
(ad esempio, organi come il cuore ed i reni sono ricoperti da uno
strato di grasso di protezione), ma la bilancia pende fortemente
verso quelli insaturi, che risultano meno dannosi per il nostro
organismo rispetto agli altri. Un eccesso di quelli saturi, infatti,
contribuisce all'aumento dei livelli di colesterolo cattivo (LDL) e
diminuisce il senso di sazietà (per il meccanismo che abbiamo visto
prima di interferenza delle trasmissioni tra stomaco e cervello),
aumentando il rischio di obesità e quello di patologie quali ictus e
infarto, poichè determina la formazione delle placche lipidiche a
livello delle coronarie e dei vasi cerebrali. E' inoltre comprovato
che attraverso l'esubero di grassi saturi aumenti l'incidenza di
tumori al colon, al retto e all'intestino. Con questo non si vuole
necessariamente dicotomizzare i grassi in buoni e cattivi,
semplicemente nel limitarne l'assunzione in generale, meglio
utilizzare qualche accorgimento in più per limitare ulteriormente in
percentuale tra i due quelli saturi. E' utile infine usare un
accorgimento nel consumo di quelli insaturi, combinandoli alla
vitamina E, in quanto coadiuvante al loro mantenimento (i grassi
insaturi si ossidano più facilmente, e la vitamina E contrasta il
processo di ossidazione).</span></span></span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTsKyQYdJbp9_eNfWm1YO1BruvUuwV5Zvr7OrTi_kqGdge3jZ6tQpySdAO8XoSUDwxipPrMb6z_7sW6l7OlHSmTsctnT9YBEsc69yPn7AfiIONuTkgFXXP9nYF3ZMOsC6P_243Uw0ARKY/s1600/I+Grassi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTsKyQYdJbp9_eNfWm1YO1BruvUuwV5Zvr7OrTi_kqGdge3jZ6tQpySdAO8XoSUDwxipPrMb6z_7sW6l7OlHSmTsctnT9YBEsc69yPn7AfiIONuTkgFXXP9nYF3ZMOsC6P_243Uw0ARKY/s1600/I+Grassi.jpg" height="400" width="640" /></a></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-76723827810319472992015-01-21T18:36:00.002+01:002015-01-21T18:36:46.233+01:00I BROCCOLI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisb1WVy5XqgX7lWUUJTNIWPYwZ0S2sRQxaL4N_dhaCK4KdTwNwyAxoWmsU0sJeX_OIhap90HkoMws_7uOFb2mFOzdNCjw6WuKhYBjy4An1mOFDoKwojXIqU_k9WFbrF9JxH7CNR2Njc9c/s1600/Broccoli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisb1WVy5XqgX7lWUUJTNIWPYwZ0S2sRQxaL4N_dhaCK4KdTwNwyAxoWmsU0sJeX_OIhap90HkoMws_7uOFb2mFOzdNCjw6WuKhYBjy4An1mOFDoKwojXIqU_k9WFbrF9JxH7CNR2Njc9c/s1600/Broccoli.jpg" height="426" width="640" /></a></div>
<br />Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-8693446231165670352015-01-20T20:34:00.003+01:002015-01-20T20:34:56.682+01:00TROPPO SALE?<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Dopo aver trattato lo
zucchero, andiamo ad analizzare il secondo dei 3 principali
componenti dei cosiddetti "Junk-food", forse il primo per
presenza e dipendenza causata: il SALE. Sono 3 infatti le "droghe"
che il nostro corpo non trova in natura (isolate) e che ci creano una
qual sorta di dipendenza; il sale, lo zucchero e i grassi.</span></span>
<br />
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Per non incorrere nei
vari problemi correlati all'abuso di sale, si raccomanda di
utilizzarne al massimo 5 grammi al giorno, all'incirca un cucchiaio,
ma il consumo per quanto concerne l'Italia è quasi il doppio (9 gr
in media); queste indicazioni sono atte a contenere l'apporto di
sodio nel nostro corpo, in quanto la dose massima consigliata
equivale a quella assunta tramite 5-6 grammi di sale. Bisogna tenere
conto, tuttavia, del fatto che il sodio è naturalmente presente nel
cibo, quindi una dose "entro i limiti" di sale non
significa necessariamente evitarne l'esubero. Proprio in virtù di
questo è necessario prestare particolare attenzione al consumo di
questo elemento, sostituendolo il più possibile con insaporitori
naturali, quali spezie, ortaggi e semi; si è constatato infatti che
al palato servono 1-2 settimane per abituarsi ad una riduzione del
sale nei cibi, quindi resistendo per tale periodo ne gioverà non
solo la nostra salute ma anche il nostro gusto.</span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Andiamo ad analizzare
nello specifico i potenziali danni derivanti da un'assunzione
eccessiva del sale:</span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Ipertensione,
è appurato che il sodio in eccesso ristagni nelle vene, facendone
aumentare il volume ed incrementando il battito cardiaco (nel
tentativo del corpo di portarlo via più velocemente), aumentando la
pressione arteriosa, e di conseguenza la probabilità di eventi
correlati (l'aumento della pressione provoca inspissimento delle
pareti arteriose e ventricolari, aumentando il rischio di infarto);
diversi studi mostrano che con la riduzione di sale sotto la soglia
<span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">di
5 gr al giorno si è diminuito l'impatto di ictus e malattie
cardiovascolari di una percentuale tra il 15 ed il 25%.</span></span></span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Osteoporosi, in quanto un
eccesso di sodio stimola il rilascio di calcio
dall'organismo.<br />Calcolosi e problematiche renali, è infatti
attraverso i reni che eliminiamo la maggior parte del sodio
introdotto, quindi se ne assumiamo una dose eccessiva questi ultimi
vengono ulteriormente affaticati, aumentando il rischio che non
riescano a svolgere al meglio il loro compito; in questa condizione,
è più facile che si formino calcoli renali dovuti ai residui non
eliminati.</span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Tumore
allo stomaco e gastriti, il sale favorisce la formazione delle
nitrosammine (cancerogene) nello stomaco e ne aumenta l'assorbimento
da parte della mucosa gastrica, inoltre favorisce la formazione e lo
sviluppo </span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">dell’</span></span></span></span></span><em><span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Helicobacter
pylori</span></span></span></span></span></em><span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">,
associato anch'esso a tumore gastrico, oltre che gastrite e ulcera.
Infine, un eccesso di sale rallenta i tempi di svuotamento dello
stomaco, prolungando il contatto tra la mucosa e le eventuali
sostanze cancerogene.</span></span></span></span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Malattie autoimmuni,
diabete e sclerosi multipla, perchè pare che un eccesso di sodio sia
legato ad un aggravarsi di queste condizioni.</span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;">Sembra
infine che una dieta ricca di sale favorisca un declino mentale più
rapido, aumentando la probabilità di contrarre il morbo di
Alzheimer rispetto a chi ne fa un uso più parsimonioso.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">In
conclusione, passiamo in rassegna i diversi tipi di sale, che tanto
vanno in voga ultimamente a livello commerciale; hanno tutti qualche
caratteristica "pregiata", tuttavia, come tra lo zucchero
bianco e quello integrale, le differenze corrisposte ai quantitativi
ottimali sono trascurabili. Se questo non bastasse, molti di questi
sali, in confronto a quello marino, sono correlati a metodi di
estrazione estremamente dispendiosi e spesso poco etici; ecco ora i
principali prodotti in vendita:<br />Il sale Rosa dell'Hymalaya, è
considerato il sale più pregiato</span></span></span></span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">,</span></span></span></span></span></strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">
è una </span></span></span></span></span><strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">sale
minerale ricco di oligoelementi buoni per il nostro organismo;
inoltre non subisce le problematiche di inquinamento ambientale,
risalendo a milioni di anni fa ed essendo rimasto intatto da allora.</span></span></span></span></span></strong></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Il
sale Blu di Persia, un altro sale di origine minerale, dalla
caratteristica tonalità blu (data dalla silvinite) e dal retrogusto
leggermente speziato.<br />Il sale Rosso delle Hawaii, molto sapido,
deve la sua colorazione alla maggior ricchezza di ferro.</span></span></span></span></span></strong></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Il
sale Grigio di Bretagna, un sale marino che, grazie ad un particolare
tipo di argilla presente a sud della Bretagna, acquisisce il colorito
grigiastro e presenta una maggior ricchezza di sali minerali, unita
ad una minor concentrazione di sodio.<br />Il sale Nero di Cipro, che
deve il suo colorito all'arricchimento con carbone vegetale,
donandogli un blando potere detossinante.</span></span></span></span></span></strong></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Il
sale affumicato della Danimarca subisce un'attenta affumicatura, il
chè lo rende particolarmente saporito.</span></span></span></span></span></strong></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Benchè
la scelta migliore sia probabilmente quella, in presenza di una dieta
equilibrata, di eliminare il sale, con i dovuti accorgimenti se ne
può mantenere l'utilizzo limitandone i vari effetti collaterali.</span></span></span></span></span></strong></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ0YTKhkbiB-hkLmPXR5g1Qg9k-mOmBcdzufIepxejE5BaPBiik30ntjcTTtzuh5qmqD6H_qptZf-hg41ZPDuIdMBZy7dGlYTmWpjG3ebWT1ycdBvLRJfM4opivclS5xbyl7RFz79MCUs/s1600/Il+sale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ0YTKhkbiB-hkLmPXR5g1Qg9k-mOmBcdzufIepxejE5BaPBiik30ntjcTTtzuh5qmqD6H_qptZf-hg41ZPDuIdMBZy7dGlYTmWpjG3ebWT1ycdBvLRJfM4opivclS5xbyl7RFz79MCUs/s1600/Il+sale.jpg" height="640" width="424" /></a></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-39523427304180269402015-01-18T17:14:00.001+01:002015-01-18T17:14:03.838+01:00BASTA UN POCO DI ZUCCHERO E LA PILLOLA VA GIU'...
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
E'
uno dei pericoli alimentari più subdoli del nostro tempo, perchè
viene infilato praticamente in ogni dove, legalmente, senza alcun
riguardo per i suoi molteplici, ed ormai accertati, effetti
collaterali; non si tratta di un nuovo tipo di droga, ma di un
elemento che ne può fare le veci ed è presente in quantità nella
nostra alimentazione sin dal passato, con un crescendo che ad oggi
deve risultare preoccupante:
</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
LO ZUCCHERO.
</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Il pericolo non viene solo da quello bianco tanto demonizzato, ma
anche dal grezzo e dall'integrale, così come anche da dosi troppo
elevate di qualsiasi altro dolcificante (anche il fruttosio se usato
come dolcificante decontestualizzato o assunto in quantità troppo
elevate può dar vita a reazioni simili nel nostro organismo; con la
frutta cruda è quasi impossibile raggiungere questi effetti, ma gli
amici frugivori converranno che quella odierna è "frutto"
della selezione organolettica-economica umana, e quindi che sia
lecito ipotizzare che l'abuso di alcuni frutti troppo dolci possa, in
parte, veicolare l'incremento glicemico). Ovviamente, tra lo zucchero
bianco, quello grezzo e quello integrale grezzo, la scelta migliore
ricade sull'ultimo, ma con la consapevolezza che sia, semplicemente,
il meno peggio; quello integrale ha infatti un apporto calorico
inferiore ed una quantità di nutrienti superiore, per assumere i
quali in dosi significative si dovrebbero però mangiare etti di
prodotto, con le conseguenti ampie problematiche che andremo ad
analizzare. Il problema è quindi che, nonostante l'integrale sia
meglio di quello bianco, con un uso salutare dello stesso le
differenze sono quasi inconsistenti a livello biologico, perchè sono
altri gli elementi che devono nutrire il nostro organismo.<br />Innanzi
tutto, bisogna essere consapevoli che lo zucchero è presente in una
molteplicità di alimenti, soprattutto in quelli confezionati e nelle
bevande (bibite, succhi di frutta industriali...); mangiando e/o
bevendo di questi prodotti, non solo diventa facile sviluppare un
surplus di zuccheri che vada ad incidere sul nostro stato di salute,
ma è altresì facile che si crei una vera e propria dipendenza!
Diversi studi mostrano infatti come l'abuso di zucchero porti
all'aumento della secrezione di dopamina, un neurotrasmettitore
collegato alla sensazione di "ricompensa" tipico
dell'assunzione di sostanze stupefacenti; non solo, la privazione dal
dolcificante, una volta sviluppatane la dipendenza, scatena le stesse
reazioni proprie delle crisi di astinenza dalle droghe (non a caso
l'alcol deriva dalla fermentazione degli zuccheri, ed i loro effetti
nocivi sono stati più volte accomunati).</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Nel dettaglio, le problematiche collegate ad un eccesso di zuccheri
nella dieta sono: immunodeficienza; osteoporosi; malattie
cardiocircolatorie; diabete; tumori; problemi al fegato sinanche
demenza e disturbi psicofisici (ansia, stress, irritabilità). Tutte
queste problematiche non sono naturalmente da imputarsi ad un consumo
basso o molto moderato di dolcificante, tuttavia nell'alimentazione
odierna superare questi "limiti" salubri è estremamente
semplice e incappare in queste problematiche praticamente certo; non
a caso si sente spesso parlare dello zucchero come di un killer
silenzioso, poichè passa inosservato nella quasi totalità delle sue
forme e provoca danni che si mostrano soprattutto sul lungo periodo.</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Immunodeficienza: perchè influenza negativamente i globuli bianchi,
rendendoli meno reattivi e prestanti nel contrastare eventuali
infezioni o malattie.</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Osteoporosi: perchè acidifica l'organismo, contrastando la
deposizione minerale nell'osso e, quindi, decalcificandolo; questo
processo agevola anche la formazione della carie.</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
Malattie cardiocircolatorie e disturbi al fegato: perchè agisce sul
metabolismo, in particolare sul ciclo di Krebs, comportando un
maggiore rischio di accumulo dei grassi, e quindi obesità; in queste
condizioni affatica il fegato, stimolando la produzione di acido
urico, e favorisce l'ipertensione. Obesità ed ipertensione
incrementano il rischio di eventi quali infarti ed ictus; in tal
senso, appare chiala la correlazione tra zuccheri e malattie
cardiocircolatorie (questo non è l'unico fattore, però si ha una
validità effettiva sulla sua correlazione).<br />Diabete: perchè non
solo incrementa il rischio per chi ha già contratto tale patologia,
ma aumenta le probabilità di diventarlo col tempo; il pancreas
infatti reagisce allo zucchero secernendo insulina, dando vita nel
breve periodo a crisi di ipoglicemia (superato il picco glicemico
l'insulina abbassa di colpo gli zuccheri nel sangue), mentre nel
lungo periodo il surplus di lavoro del pancreas (al quale nei casi di
sovraffaticamento maggiore viene in aiuto l'adrenalina, a
testimoniare il pericolo della situazione) può portare alla
malattia.<br />Tumori: perchè recenti studia hanno constatato la
correlazione tra l'incremento di zuccheri nel sangue e l'aumento di
incidenza tumorale, sembrerebbe a causa dell'agevolazione che questo
produce sui processi infiammatori.<br />Demenza e disturbi dell'umore:
perchè pare che alti livelli di zucchero nel sangue invecchino il
cervello precocemente, sino all'insorgere della demenza senile; in
particolare, si è associato l'aumento del consumo di zuccheri con il
restringimento dell'amigdala e dell'ippocampo, aree adibite alla
memoria ed alle funzioni cognitive.</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
I dolcificanti artificiali, come l'aspartame ad esempio, sono
dichiaratamente cancerogeni, ed inoltre recenti studi hanno messo in
discussione la loro utilità in caso di diabete, in quanto
provocherebbo alterazioni metaboliche in grado di procrastinare ma
non evitare la comparsa dello stesso.</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
In conclusione, l'unica soluzione è quella di limitare al massimo
l'assunzione di zuccheri lavorati, ed al contempo di non esagerare in
maniera smisurata con gli altri; ci sono dolcificanti alternativi
migliori dello zucchero, come lo sciroppo d'acero o d'agave, il malto
e la stevia, ma anche in questo caso la parsimonia è un obbligo,
benchè pare che l'ultima sia priva di qualsivoglia effetto
collaterale.</div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAoWxrhU5IfcX_04O7VKkh2l-TDfZSkmYf33mMsUOT_iuMb2CMAw9O9iDQtjnFjEJK5y7i6JlXrMFAfrHcVztBQZrjB2ONPd4CEF1pQIRkyP7XmefWKE59aJ7jTrOAFGf5vqH-ExfuKww/s1600/I+pericoli+dello+zucchero.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAoWxrhU5IfcX_04O7VKkh2l-TDfZSkmYf33mMsUOT_iuMb2CMAw9O9iDQtjnFjEJK5y7i6JlXrMFAfrHcVztBQZrjB2ONPd4CEF1pQIRkyP7XmefWKE59aJ7jTrOAFGf5vqH-ExfuKww/s1600/I+pericoli+dello+zucchero.jpg" height="640" width="516" /></a></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-23063978248815893942015-01-16T20:06:00.002+01:002015-01-16T20:06:39.178+01:00CICLI CIRCADIANI
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;">E'
ormai noto che il nostro corpo funziona seguendo un ciclo circadiano
(</span></span></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-style: normal;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;">dal
latino circa diem, "intorno al giorno") </span></span></span></span></span><span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-style: normal;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;">
regolato sia da fattori interni che da fattori esterni, nella
fattispecie: dall'ipotalamo nel sistema nervoso centrale (interno),
mentre nell'alternarsi del ciclo giorno-notte (quindi anche nelle
variazioni di temperature annesse) e nelle abitudini individuali
(esterni). La combinazione di questi fattori permette al nostro
organismo di "regolare" il proprio orologio biologico,
facendoci seguire cicli da 24 ore ma non solo; basti pensare che in
assenza dell'alternarsi diurno-notturno, questo "orologio"
tende ad allungarsi in cicli da 36 ore piuttosto delle canoniche 24
con le quali conviviamo giornalmente! Tale ciclo è importantissimo
per il nostro organismo, perchè regola il funzionamento di tutto il
sistema corpo, dalle secrezioni ormonali a quelle enzimatiche, sino
ai periodi di assimilazione ed eliminazione; in tutto questo,
ovviamente, la conoscenza di tali cicli risulta utile anche ai fini
alimentari, in quanto vi sono determinate fasce orarie nelle quali il
corpo è maggiormente predisposto all'assimilazione dei cibi.</span></span></span></span></span></span></div>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Nello
specifico la giornata si può dividere in 3 fasi fondamentali:</span></span></span></div>
<ul>
<li><div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">dalle
04 alle 12, fase di eliminazione e depurazione, nella quale sarebbe
meglio evitare di assumere alimenti</span></span></span></div>
</li>
<li><div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">dalle
12 alle 20, fase di appropriazione dei cibi, nella quale il corpo è
predisposto per l'introduzione degli alimenti</span></span></span></div>
</li>
<li><div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">dalle
20 alle 04, fase assimilativa, nella quale il corpo assorbe i cibi;
se ci si alimenta in maniera leggera può terminare prima ed
anticipare la fase di eliminazione e depurazione, per il beneficio
depurativo dell'organismo.</span></span></span></div>
</li>
</ul>
<div style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span style="font-size: small;">Visto
che per la maggior parte delle persone è molto difficile seguire un
digiuno, sfruttare al massimo la fase depurativa della giornata, non
mangiando dalle 20 sino alle 12 del giorno successivo, è una buona
pratica per concedere al corpo un po' di riposo e relax.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDYERvtV21TLeWXihg_er40RJ3ePW_F8SvQ5oOD2Cwjq6koryjmSEgsAYM30lwzrzF4jExegfyJS56cmng0h74TUR8vc6yaQtmeoSta9Lz3V5xq9xnd0VcHzfwAI_1OMMJ8_8jGHW2_mg/s1600/Cicli+circadiani1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDYERvtV21TLeWXihg_er40RJ3ePW_F8SvQ5oOD2Cwjq6koryjmSEgsAYM30lwzrzF4jExegfyJS56cmng0h74TUR8vc6yaQtmeoSta9Lz3V5xq9xnd0VcHzfwAI_1OMMJ8_8jGHW2_mg/s1600/Cicli+circadiani1.jpg" height="330" width="640" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtPRSKpz1jzk1rjRrMg39v-oqo-OF0Sup_z2ivB6BCG7Wy9_lPVbuv1X1qkehs4arr9t985va-XeyCKiQySPY3MTHGLzDBZf24QqpFkFCagoXcMw0K2GgcXN_rYpLBiyStK74Ign5ZR4A/s1600/circadiani2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtPRSKpz1jzk1rjRrMg39v-oqo-OF0Sup_z2ivB6BCG7Wy9_lPVbuv1X1qkehs4arr9t985va-XeyCKiQySPY3MTHGLzDBZf24QqpFkFCagoXcMw0K2GgcXN_rYpLBiyStK74Ign5ZR4A/s1600/circadiani2.jpg" height="514" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
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</div>
Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-2281551305250368142015-01-14T15:12:00.000+01:002015-01-14T15:15:43.934+01:00LA CORRETTA ALIMENTAZIONE UMANACi viene costantemente ripetuto che l'uomo è onnivoro, ma in base a quali motivazioni fisiologiche avvaloriamo questa teoria? E' una presa di posizione "socio-politica" o c'è realmente una motivazione biologica dietro questo assunto? Andando a confrontare la nostra fisiologia con quella degli altri animali, che si cibano in natura dei loro alimenti più specifici, possiamo cercare di comprendere meglio a quale categoria associarci. Alla fine di questa comparazione vi sarà evidente il nostro gruppo di appartenenza.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJLkiOdUG1Gmj7s6MR7gAVkpFSSEpwCqSbTqB0oXXRR1f9bUsqmsH_XXyFGxIu81qZJFy08UjeRYGLOoctfB5T0YdSg8zK9cmZnO6Nv5Dyg3gs8gbmqnYwLGnoxkg5IS9e-x_wR5zeZf8/s1600/La+corretta+alimentazione+umana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJLkiOdUG1Gmj7s6MR7gAVkpFSSEpwCqSbTqB0oXXRR1f9bUsqmsH_XXyFGxIu81qZJFy08UjeRYGLOoctfB5T0YdSg8zK9cmZnO6Nv5Dyg3gs8gbmqnYwLGnoxkg5IS9e-x_wR5zeZf8/s1600/La+corretta+alimentazione+umana.jpg" height="500" width="640" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYoREU6u2GZqu6jMhhLnJqJHzkXRv9TJxCgU7kGK9RZYMq_qw1vkdbWvNz-UrQyyz_060MKzrE8RKV7KSk59W57BSODeM-tHnnBuSoagQsnWtOOCIwv8CpQglmX-ky2kzjTFXsWWzOwCk/s1600/La+corretta+alimentazione+umana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<br />Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2776760693828098583.post-54244831626551439102015-01-13T08:02:00.000+01:002015-01-13T08:02:58.425+01:00UN COLPO AL CUORE: LE UOVALe uova sono spesso
elogiate per le loro proprietà nutrizionali, sminuendone gli aspetti
negativi, ciònonostante ne viene consigliato un consumo moderato, al
massimo 2 o 3 alla settimana; ora, se sono un alimento così valido,
perchè si sente il bisogno di dar loro delle
limitazioni?!?<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Semplice, perchè non sono un alimento così
salutare, anzi, presentano dei sicuri e comprovati svantaggi che ne
impongono un'assunzione relativamente controllata; oltre alla
problematica del colesterolo, unanimamente riconosciuta, possiamo
arricchire la lista negativa con un eccesso di "proteine
nobili", di cui ho parlato nel precedente articolo.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Benchè vi siano diverse
dispute in merito alle reali colpe del colesterolo nell'accentuarsi
ed aggravarsi delle patologie ad interesse cardiovascolare, è
tuttavia comprovato che un consumo abituale di tuorlo d'uovo, ricco
della suddetta sostanza, sia proporzionalmente concomitante
all'incremento del rischio di contrarre tali malattie; diversi studi
mostrano quanto la loro assunzione abbia un impatto su tali
patologie, quasi quanto il fumo, coadiuvandone gli effetti ed
accrescendoli in maniera esponenziale. Ad esempio, prendiamo la
formazione della placca carotidea; questa aumenta autonomamente con
l'avanzare dell'età, tuttavia un consumo abituale di uova incrementa
questo fenomeno; anche volendo ipotizzare che, a differenza di quanto
si è creduto sinora e su cui vi è un dibattito in atto, il
colesterolo abbia un effetto trascurabile sulle patologie
cardiovascolari, ciò non toglie che il consumo di uova, invece, lo
abbia comprovato, come si è più e più volte riscontrato. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">In ogni caso, tutti i
consigli alimentari portano al tentativo di ridurre il colesterolo
LDL (cattivo) e di aumentare quello HDL (buono), questo per evitare
di incorrere nelle problematiche ad esso imputate, quali: angina
(dolore al torace) , arteriosclerosi, infarto, ictus e trombosi in
genere.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Nel dubbio si consiglia di
fare attenzioneo evitare del tutto il consumo di uova per le persone
col colesterolo alto, a rischio di delle malattie sopra citate o
diabetiche; tutto questo perchè le uova sono un cibo bistrattato, o
forse perchè, semplicemente, non si prestano bene alla nostra
alimentazione. </span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Riallacciandoci
all'articolo precedente, l'albume delle uova è ricco di "proteine
nobili", mentre il tuorlo è ricchissimo di colesterolo; ho già
accennato alle problematiche delle proteine di origine animale, così
come ho accennato a quelle inerenti i quantitativi da noi considerati
"normali", che spesso si traducono in numeri eccessivi, che
ottengono quindi il risultato di appesantire il nostro organismo, in
particolare il fegato. Checchè se ne dica, il consumo di uova, così
come quello di tutti gli alimenti di origine animale, provoca una
reazione tossica nel nostro organismo che stimola e incrementa
l'attività degli organi adibiti alla depurazione, soprattutto del
fegato.<br />Si presume che le condizioni igieniche attuali prevengano
dalla contrazione della salmonella, tuttavia non è così raro che
qualche derivato avariato (maionesi e creme, ad esempio) lo veicoli
sino all'uomo.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">In conclusione, possiamo
affermare che i pregi delle uova, così come per tutti gli alimenti
non vegetali, sono in numero inferiore rispetto ai difetti, almeno per quanto
riguarda il nostro organismo, motivo per il quale dovremmo evitare di
consumarli il più possibile, quando non in toto.</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaA15F69-e75jYOVbtlRNgstfzjPlUcn_uHa1j1_BouDoI3LK_zXjPlsT-0Di6dw7JMRLwx8q4orIMgLaxVDGMHetk1OTAIwmWeDBYc5Ygy12gJm3k-Jv7guzgEeAoZsI4G9R8KgkSqJo/s1600/Le+uova.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaA15F69-e75jYOVbtlRNgstfzjPlUcn_uHa1j1_BouDoI3LK_zXjPlsT-0Di6dw7JMRLwx8q4orIMgLaxVDGMHetk1OTAIwmWeDBYc5Ygy12gJm3k-Jv7guzgEeAoZsI4G9R8KgkSqJo/s1600/Le+uova.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Giovanni Gallohttp://www.blogger.com/profile/16232098065093308616noreply@blogger.com1