sabato 21 febbraio 2015

IL FALLIMENTO DELLA DIETA

Perchè la maggior parte delle diete producono solo un effetto temporaneo? E ancora, perchè si ottiene facilmente un effetto volano, con non solo la ripresa, ma addirittura l'aumento del peso originale? La risposta a queste domande è semplice ma spesso trascurata...
Il primo e madornale errore nel considerare una dieta è farlo pensando si tratti di una semplice questione calorico-matematica; in realtà, la dieta inizia nella testa ed è lì che va sostenuta, e solo tenendo conto di questo aspetto si può sperare di produrre risultati apprezzabili, soprattutto nel lungo periodo.
Un dato spesso ignorato (volutamente dai professionisti) è quello per il quale qualsiasi variazione di dieta "gode" di un bonus di circa 2 settimane, nelle quali il corpo si adatta al nuovo regime alimentare e durante il quale lo stress prodotto dalla nuova condizione contribuisce alla perdita di peso. Un altro errore molto comune (soprattutto nelle diete home-made) è quello di credere che minore sia l'introito calorico assunto e maggiore sarà la perdita di peso; questo concetto è viziato dal principio, in quanto tratta l'organismo come se fosse un semplice calcolatore, mentre come organismo biologico, nel momento in cui andiamo ad assumere una quantità troppo bassa di calorie rispetto al necessario, otteniamo risultati differenti da quelli di una mera sommatoria: il cervello attiva una specie di "modalità risparmio energetico", dove inizia a dosare meglio i consumi (pensa che ci siano condizioni ostili e quindi inizia a proteggere le nostre scorte energetiche), col risultato che si introduce meno del dovuto ma si consuma altresì meno del normale, soprattutto per quanto riguarda i grassi (e si diventa molto più nervosi in quanto lo stress ed il risparmio energetico vanno ad inficiare anche la nostra sfera neuro-psicologica).
In quest'ottica assume un ruolo importante il concetto di "Peso Mentale"; il nostro corpo ha una sorta di memoria fisiologica che registra un determinato peso, che è quello che probabilmente ha tenuto per il periodo di tempo più lungo e che considera normale, ed ogni sforzo di variare questo valore si scontrerà sempre con tale Set Point ,ben definito ed al quale il corpo tendenzialmente mira (motivo per il quale si oscilla spesso attorno ad un peso ben definito) . Questo ovviamente non significa che non si possa modificare tale condizione, ma semplicemente che l'unico modo per farlo permanentemente è prenderne assoluta coscienza e lavorare con costanza per "resettare" questo valore e portarlo al livello che ci interessa.
Ovviamente questi non sono gli unici motivi per cui le diete funzionano o meno, tuttavia sono argomentazioni alle quali solitamente non viene data l'importanza fondamentale che invece hanno, mentre viene data molta più rilevanza al conteggio delle calorie che non sono solo un fattore soggettivo, ma per molte persone limitante e stressante, con evidenti strascichi successivi.
Per quanto riguarda invece l'effetto volano, bisogna dare il giusto peso all'ambito che maggiormente lo stimola, ovvero alla sfera psicologica, legata alla delusione; spesso le diete sono generalizzate, preimpostate o autoregolamentate e quindi, come tali (benchè ci saranno persone e professionisti più o meno consci della problematica), si pongono obiettivi irreali e metodologie insostenibili. Il risultato di questi regimi è spesso discorde dalle aspettative individuali, e questo in determinati soggetti crea un boomerang che non solo porta scoraggiati a riprendere il peso perso, ma spesso addirittura a superarlo in preda allo sconforto.
In parole povere, la dieta per la prova vestito di un giorno o per una breve vacanza, quindi per una perdita di peso a tempo determinato è una cosa; la dieta intesa come regime alimentare per ottenere risultati e benessere a lungo termine è invece tutta un'altra storia, che passa prima dalla mente piuttosto che dal corpo.

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